Giovedì Santo, poesia di Pio Antonio Caso.





GIOVEDI' SANTO





La cena è pronta

ti siedi e ancora speri

che il calice amaro

possa passare oltre,

le Scritture debbono compiersi

ma ancora non sei pronto

hai paura e tristezza

chi hai amato, accolto

conosciuto

ti manderà dal boia

lo sai e non vuoi

averne la certezza.



Con occhi soffusi di lacrime

guardi Giuda e poi Pietro

entrambi ti tradiranno

chi per denaro

chi per viltà

e tu sei lì ad attendere

un gesto

che non ti faccia capire

che hai deposto male

il tuo messaggio.



Le ore si consumano

come quel Pane che tu stai spezzando

vorresti che tutto fosse terminato

vorresti urlare e abbandonare

gli uomini che ti deridono

che non ti credono

che non si fidano.



Gesù

dopo milioni di anni

l'odio è più forte

del tuo amare incondizionato

lasciaci lì

non meritiamo la tua sofferenza

lasciaci soffrire

perchè siamo duri di cuore

e stolti e ingrati,

tu sei l'Agnello innocente

e il mattatoio ti attende

per ridarci speranza

che non meritiamo

e che troppi non desiderano.










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