730 precompilato e bonus fiscali: accoppiata vincente!
Scontrini farmaceutici e visite mediche, spese funebri, contributi versati per colf e badanti, bonus casa. Dal 2015 le Entrate mettono a disposizione dei contribuenti la dichiarazione dei redditi con una serie di informazioni precaricate in base ai dati inviati all’Agenzia da soggetti esterni. L’anno scorso, per la prima volta, hanno inserito il dato delle spese sanitarie; e proprio nel 2016 si sono aggiunti 519mila dei 685mila beneficiari in più registrati rispetto al 2014.
L’effetto-precompilata ha fatto crescere i bonus fiscali e ha creato un incentivo al loro inserimento. Non solo tra i circa 2 milioni di contribuenti che hanno inviato la dichiarazione con il fai-da-te online, ma anche tra coloro – e sono la maggioranza – che si sono appoggiati a Caf e professionisti.
SPESE DETRAIBILI IN AUMENTO –L’effetto si vede anche nella detrazione per le spese funebri, un’altra delle informazioni inserite per la prima volta nelle dichiarazioni inviate nel 2016. La comunicazione all’Agenzia da parte delle imprese del settore è aumentata del 13%. È successo anche con la detrazione sui contributi versati per colf e badanti. Qui l’aumento degli utilizzatori è più contenuto (+2,2%), ma i responsabili di diversi Caf hanno riferito di aver utilizzato come un “semilavorato” il modello predisposto dall’Agenzia, recuperando informazioni che spesso i clienti non sapevano di dover fornire all’intermediario.
CALO INTERESSI DETRAIBILI MUTUI E POLIZZE VITA – Gli interessi detraibili sui mutui per l’abitazione principale – che sono stati comunicati all’Agenzia dalle banche sia nel 2015 che nel 2016 – mostrano un calo generale che si può forse ricondurre alla contrazione delle erogazioni, e al conseguente calo delle compravendite. Non a caso l’utilizzo dell’agevolazione aumenta tra i contribuenti con un reddito annuo oltre i 75mila euro, in genere più “bancabili”. Nel caso delle polizze vita il calo riflette la progressiva stretta delle soglie di detraibilità.
EVOLUZIONE BONUS CASA – Per tutti i bonus legati alla casa l’evoluzione (sia dei beneficiari che dell’importo) dipende dall’incremento delle percentuali di detrazione e dal fatto che si tratta di agevolazioni a recupero decennale, il che stratifica anno dopo anno il numero di chi li fa valere nel 730 o in Unico.
Si spiega così, per esempio, la crescita del bonus mobili che, dopo il debutto nelle dichiarazioni 2014 (anno d’imposta 2013), sembra essersi stabilizzato intorno ai 200mila nuovi beneficiari l’anno. Mentre l’ecobonus, pur aumentato al 65%, pare aver sofferto la concorrenza della detrazione extra large del 50% sui lavori edilizi.
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