Per calcolare la Tari bisogna tenere presente due elementi:
- parte fissa, calcolata sulla base della superficie dell’immobile;
- parte variabile, commisurata al numero dei componenti del nucleo familiare, ovvero in base alla quantità presunta di rifiuti prodotti.
Ma vediamo quali sono i casi in cui si può non pagare la Tari nel 2017. La tassa sui rifiuti è dovuta anche per la seconda casa, a meno che non risulti disabitata.
La Tari 2017 non si paga nei seguenti casi:
- aree condominiali comuni e non utilizzate in via esclusiva come ad esempio per androne e scale del palazzo)
- aree in cui non si producono rifiuti in modo autonomo, come cantine, terrazze e balconi
- aree pertinenziali scoperte o accessorie di locali già soggetti a tributo locali che, a causa di situazioni particolari, non sono suscettibili di produrre rifiuti
Nel caso di immobile disabitato, si può chiedere di non pagare la Tari se non risultano attive utenze di energia e acqua e se non sono presenti complementi di arredo. La riduzione della Tari invece non è concessa in tutti i Comuni e l’importo viene ridotto soltanto se il Comune lo prevede. Anche la scadenza è diversa da Comune a Comune. Uguale invece la modalità di pagamento, che dovrà avvenire mediante bollettino postale precompilato oppure tramite modello F24 dell’Agenzia delle Entrate indicando importo da pagare, anno di riferimento, scadenza e codice tributo Tari 2017.
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