Compensazioni credito Iva 2017: le regole per l’utilizzo

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Per molte aziende la possibilità di compensare il credito Iva diventa una risorsa preziosa
che consente alla stessa di ottemperare agli obblighi di versamenti di altri tributi, senza
incorrere quindi nell'inadempimento.

La compensazione però deve rispettare alcune regole, seppure modulate ma rigide.

La mia azienda ha concluso l'esercizio del 31.12.2016 evidenziando un credito Iva di €
17.250,00. Posso liberamente utilizzare il suddetto credito Iva in occasione delle
scadenze dei versamenti delle Ritenute d'Acconto Irpef (su retribuzioni dipendenti e
lavoratori autonomi, su contributi previdenziali o assistenziali) o il credito può essere
utilizzato solo in occasione delle liquidazioni periodiche Iva (l'azienda liquida l'Iva
trimestralmente)?

Nel caso di specie quindi, il contribuente potrà utilizzare il credito Iva derivante dalla
dichiarazione annuale Iva ed ammontante a € 17.250,00 nel seguente modo:

 liberamente senza alcun vincolo per i primi € 5.000,00, a partire dal
01.01.2017;

 per gli importi da € 5.000,00 a € 15.000,00, dopo la presentazione telematica
della dichiarazione annuale Iva e quindi a partire dal 16.03.2017;

 per il residuo importo da € 15.001 a € 17.250,00 solo in presenza di visto di conformità (visto leggero) o di attestazione da parte dell'organo incaricato del controllo dei conti di conformità alle scritture contabili

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