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La Legge di Bilancio 2017 ha confermato il bonus videosorveglianza per il periodo d’imposta 2017.
Il bonus videosorveglianza è stato introdotto lo scorso anno dalla Legge di Stabilità 2016: un credito d’imposta per i cittadini che sostengono spese per l’acquisto di sistemi di videosorveglianza, videocamere di sicurezza e vigilanza di casa privata.
Il riferimento normativo è il comma 2 lett. a) della Legge di Bilancio 2017. Esso proroga fino al 31 dicembre 2017 la misura della detrazione al 65 per cento per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici (con conseguente modifica all’articolo 14 del Decreto Legge 4 giugno 2013, n. 63 – lettera a), n. 1).
Com’è noto il tema della sicurezza è particolarmente avvertito in questo periodo, tra terrorismo e caos immigrati.
Il bonus videosorveglianza 2017 è una misura introdotta dalla Legge di Stabilità 2016 e confermata anche per il 2017 che prevede un credito d’imposta per i cittadini che nelle proprie abitazioni istallano sistemi di videosorveglianza, telecamere, registratori audio-video o sottoscrivono contratti con agenzie di sorveglianza.
Fino a tutto il 2015, quindi, i cittadini che desideravano installare sistemi di videosorveglianza (di vario tipo) potevano fruire «solo» della detrazione del 50% relativa alle ristrutturazioni edilizie.
A partire dal 1° gennaio 2016, invece, i cittadini potranno acquistare sistemi di videosorveglianza, telecamere, registratori audio-video o sottoscrivere contratti con agenzie di sorveglianza fruendo di un credito d’imposta. Tale misura è stata confermata per tutto il 2017.
La normativa fiscale prevede come soggetti beneficiari del bonus videosorveglianza sono tutti i cittadini privati non titolari di partita IVA che sostengono spese per la sicurezza della propria famiglia e della propria abitazione.
Di conseguenza, non si tratta di un’agevolazione fiscale utilizzabile dalle imprese tant’è che l’emendamento in questione afferma testualmente: il bonus videosorveglianza vale solo per “persone fisiche non nell’esercizio di attività di lavoro autonomo o di impresa”.
In attesa di un apposito provvedimento attuativo che precisi gli importi del bonus videosorveglianza 2017, fonti vicine al Governo hanno comunque lasciato trapelare che il Ministro Padoan ha in mente un bonus videosorveglianza basato, come lo scorso anno, sui seguenti tre pilastri:
Il bonus videosorveglianza è stato introdotto lo scorso anno dalla Legge di Stabilità 2016: un credito d’imposta per i cittadini che sostengono spese per l’acquisto di sistemi di videosorveglianza, videocamere di sicurezza e vigilanza di casa privata.
Il riferimento normativo è il comma 2 lett. a) della Legge di Bilancio 2017. Esso proroga fino al 31 dicembre 2017 la misura della detrazione al 65 per cento per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici (con conseguente modifica all’articolo 14 del Decreto Legge 4 giugno 2013, n. 63 – lettera a), n. 1).
Com’è noto il tema della sicurezza è particolarmente avvertito in questo periodo, tra terrorismo e caos immigrati.
Il bonus videosorveglianza 2017 è una misura introdotta dalla Legge di Stabilità 2016 e confermata anche per il 2017 che prevede un credito d’imposta per i cittadini che nelle proprie abitazioni istallano sistemi di videosorveglianza, telecamere, registratori audio-video o sottoscrivono contratti con agenzie di sorveglianza.
Fino a tutto il 2015, quindi, i cittadini che desideravano installare sistemi di videosorveglianza (di vario tipo) potevano fruire «solo» della detrazione del 50% relativa alle ristrutturazioni edilizie.
A partire dal 1° gennaio 2016, invece, i cittadini potranno acquistare sistemi di videosorveglianza, telecamere, registratori audio-video o sottoscrivere contratti con agenzie di sorveglianza fruendo di un credito d’imposta. Tale misura è stata confermata per tutto il 2017.
La normativa fiscale prevede come soggetti beneficiari del bonus videosorveglianza sono tutti i cittadini privati non titolari di partita IVA che sostengono spese per la sicurezza della propria famiglia e della propria abitazione.
Di conseguenza, non si tratta di un’agevolazione fiscale utilizzabile dalle imprese tant’è che l’emendamento in questione afferma testualmente: il bonus videosorveglianza vale solo per “persone fisiche non nell’esercizio di attività di lavoro autonomo o di impresa”.
In attesa di un apposito provvedimento attuativo che precisi gli importi del bonus videosorveglianza 2017, fonti vicine al Governo hanno comunque lasciato trapelare che il Ministro Padoan ha in mente un bonus videosorveglianza basato, come lo scorso anno, sui seguenti tre pilastri:
- limite di spesa per l’installazione di telecamere digitali e dei contratti per le agenzie di vigilanza;
- importo massimo di spesa che spetta alle singole famiglie beneficiarie del credito d’imposta;
- rilascio della certificazione e conformità alla legge sulla privacy.
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