giovedì 15 dicembre 2016

Come battezzare la tua impresa e non fare errori? Ecco qualche consiglio…


1. Per un prodotto
«Deve essere breve, facile da ricordare, pronunciare e scrivere, ricco di evocazioni positive e coerenti col posizionamento» spiega Alberto Cellotto, marketing manager e autore del blog dedicato al naming Alce (http://albertocellotto.blogspot.it).
2. Per un’App
Controlla il significato in tutte le lingue
3. Per un sito
Meglio non usare nomi con trattino. Obiettivo: comparire nella prima pagina delle ricerche Internet. Ma come riuscirci? «Si parte da una parola-nome libera e si costruisce attorno un marchio. Per esempio Segugio.it, sito di comparazione di assicurazioni, mutui, prestiti, rende benissimo la promessa di scovare le migliori soluzioni. Attenti invece ai nomi con numeri all’interno o con il trattino separatore» prosegue Cellotto. La fluidità del mondo digitale impone anche considerazioni più ampie.
4. Per una Startup
Ci vuole coraggio
La prima considerazione da fare: è bene sapere se stiamo nominando una ragione sociale che si ramificherà in vari prodotti o se l’azienda diventerà anche azienda-prodotto (per esempio Barilla). Poi bisogna avere il coraggio di esporsi, come ha fatto la Apple a suo tempo.
Le 5 regole di Meerman, guru americano della comunicazione
1. Evita nomi comuni, così come quelli già molto noti e usati per film o libri: obiettivo è arrivare primo nelle ricerche online.
2. Quando si inventa un nome, attenzione a eccentricità e pronunciabilità.
3. Unisci due parole: così spesso si creano abbinamenti intriganti, come SurveyMonkey (scimmia ricerca in inglese).
4. Buoni risultati si ottengono con uno spelling alternativo (Flickr è la contrazione di flicker, scintillio in inglese).
5. Gioca con la sostituzione alfabetica. Per battezzare uno yogurt confezionato in un tubetto, per esempio, sostituendo la y si ottiene “GoGurt”. La tecnica è suggerita dal consulente creativo Sam Horn (http:// samhorn.co)

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