martedì 13 settembre 2016

Un articolo MOOOOOLTO interessante

FREELANCE: COME SCEGLIERE UN BUON COMMERCIALISTA

Qualche giorno fa ho letto un interessante articolo di Riccardo Esposito, affermato blogger di My Social Web.

Nel post Riccardo ha individuato TRE PUNTI fondamentali da cui partire per diventare dei buoni freelance: FORMAZIONE, BRAND AWARENESS (ovvero la capacità di farti conoscere e di creare il tuo NETWORK) e PUNTO DI RIFERIMENTO (nel nostro caso il tuo sito web o blog).

Ho lasciato un commento e da lì è partita la scintilla per questo NUOVO post: oggi ti voglio parlare di come sia fondamentale – soprattutto se sei all’inizio – affidarsi ad un BUON COMMERCIALISTA per far crescere il TUO business.

Il perché di un buon commercialista

Lo so, me lo ricordo bene: magari sei un neolaureato, oppure sei un lavoratore dipendente che si è stufato e vuole fare il grande salto. Hai cercato in internet informazioni utili sul tuo futuro inquadramento professionale, oppure hai chiesto consiglio a chi già è freelance, ma non ne hai cavato un ragno dal buco. E lasci perdere, rimandando. SBAGLIATO! Trovare un commercialista a cui affidarti è una delle prime cose che devi fare, una volta presa la grande decisione di diventare un freelance. Perché? Perché è anche GRAZIE al suo lavoro che tu potrai dedicarti COMPLETAMENTE alla tua crescita professionale.

La mia esperienza

Ho aperto partita Iva tre anni fa. Allora avevo letto tutto il possibile su internet, ma avevo una gran CONFUSIONE. Ero INESPERTA e piena di timori. Così mi sono affidata allo stesso studio di commercialisti che gestiva la contabilità della web agency con cui collaboravo. Mi sono trovata MALISSIMO. Avevo molti dubbi, che mi sono rimasti, perché quando mi spiegavano le cose, il linguaggio era troppo tecnico. PAGAVO poco, ma AVEVO poco. Trascorso un anno ho deciso di cambiare studio di commercialisti. Ho cercato su internet e mi sono fatta una lista degli studi da contattare. Ho preso appuntamento con tutti e poi ho tirato le somme. Ora pago di più, sì, ma il servizio che mi viene offerto non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello precedente.

Come scegliere il tuo commercialista

Competenze e professionalità sono le prime caratteristiche che dovresti tenere in conto quando scegli un commercialista. Ma c’è MOLTO di più.

1. Empatia

come-scegliere-un-buon-commercialistaIl tuo futuro commercialista deve capire cosa vuoi e consigliarti di conseguenza. Deve comprendere chi ha di fronte, qual’è la tua professione ma soprattutto ciò a cui aspiri. Io penso che un buon commercialista sia anche un po’ un tuo CONSIGLIERE DI FIDUCIA: deve essere in grado di suggerirti una buona strategia in grado di far CRESCERE il tuo business. E’ per questo che insieme dovete mettere in pratica una PREVISIONE DI CRESCITA, che ti permetta di definire i tuoi OBIETTIVI, per raggiungerli AL MEGLIO. Ricorda che pianificare un BUSINESS PLAN è fondamentale per la tua crescita imprenditoriale. YOUR INSPIRATION WEB ha scritto un ottimo articolo a riguardo, che ti consiglio di leggere.

2. Parla come mangi

Sii molto CHIARO con chi hai di fronte. Devi essere in grado di spiegargli dove vuoi arrivare e trasmettergli quello che è il tuo obiettivo. Hai la testa piena di dubbi? Non essere TIMIDO e poni domande. Ti risponderà, in fondo è nel vostro interesse RECIPROCO.

Sono fermamente convinta che il tuo commercialista debba parlare la TUA STESSA LINGUA. Se parla usando troppi termini TECNICI non farti problemi ad interromperlo per chiedergli ulteriori spiegazioni. Non avere timori a mostrare che non sai le cose, in fondo è del tutto NORMALE. Questo è un errore che io ho fatto all’inizio della mia attività imprenditoriale. Chiedevo lumi su cose che non conoscevo ma poi, quando mi spiegavano, i chiarimenti che ricevevo erano TUTT’ALTRO che chiari. Il tuo commercialista non deve parlare troppo burocratese, anche per questo ti ho detto che la prima qualità che dovrebbe avere è L’EMPATIA. Se non comprende da solo che il suo linguaggio invece di avvicinarvi vi ALLONTANA, diglielo chiaramente. E se in seguito vedi che i chiarimenti che ti sta dando sono ancora troppo lontani da quello che è il tuo linguaggio, forse quello non è il commercialista che fa per te. Su questo non transigo: come mai? Prova a vedere il tuo commercialista come un tuo COLLABORATORE (fidati, in un certo senso LO È). Ti piacerebbe lavorare di più con una persona con cui ti capisci al volo, oppure con una che, nonostante i tuoi sforzi, continua a parlare una lingua diversa dalla tua? E’ una fatica inutile, non ne vale la pena.

3. Pazienza

Soprattutto se sei all’inizio certi concetti ti saranno difficili da comprendere al volo. Il tuo commercialista ti fornirà delle nozioni che lì per lì non ti saranno subito chiare. Io penso sia del tutto normale quindi come ho già detto poco più su, fermalo e chiedigli di ricominciare da capo, magari con termini più alla portata di tutti. Se rotea gli occhi al cielo od inizia a sbuffare, scappa a gambe levate: quel commercialista non farà MAI il tuo interesse.

4. Disponibilità

Un altro aspetto che devi tenere a mente quando scegli il tuo commercialista è la sua DISPONIBILITÀ. Se è uscito un nuovo decreto che non ti è chiaro e che riguarda il tuo inquadramento professionale, chiama il tuo commercialista per fartelo spiegare. O inviagli una email. Se non ti risponde è un SEGNALE. Quando ho aperto partita iva, la mia inesperienza mi ha portato a fare questo errore: inviavo email o telefonavo, ma non mi rispondevano o non mi richiamavano. E mi tenevo i dubbi, ACCRESCENDO la distanza che c’era tra me e il mio commercialista. Non mi sentivo seguita e la mia agitazione AUMENTAVA. Il rapporto che hai con il tuo commercialista non dovrebbe MAI procurarti delle ansie; dovrebbe essere invece improntato sul DIALOGO e la COLLABORAZIONE perché sono questi fattori che poi determinano una SERENA attività imprenditoriale. Mi raccomando, non sottovalutare questo aspetto.

5. Costo

Ultimo aspetto da tenere a mente: il costo di un commercialista. Se pensi che ti stia per dire che la sua prestazione deve essere economica, ti stai SBAGLIANDO di grosso. Anche qui, all’inizio della mia avventura da freelance, ho sbagliato. Forse l’ho già detto: meno spendi, meno hai. Non voglio dire che devi spendere un capitale, però vorrei che capissi che i prezzi da amico (potrebbe capitarti di chiedere una consulenza a commercialisti che già conosci, amici tuoi o di qualche tuo conoscente) spesso e volentieri celano tutte le problematiche che ho illustrato sopra. Sono convinta che il tuo commercialista non dovrebbe essere un tuo AMICO, per non correre il rischio di sminuire la PROFESSIONALITÀ di entrambi. Investi nel tuo commercialista: lo so, all’inizio anche solo 800 euro annui di compenso possono sembrare molti. Porta pazienza e fidati di quanto ho già scritto sopra: è un INVESTIMENTO che fai per il BENE e la CRESCITA della tua attività.  Non mi stancherò mai di dire che un BUON commercialista merita di essere pagato BENE (d’altro canto tu sei un futuro BUON freelance, no?): se poi ci pensi bene capirai che in realtà il guadagno è TUO: la serenità che riceverai è IMPAGABILE, il che ti rende libero di dedicarti anima e corpo alla tua CRESCITA professionale. Eviterai così di passare il tuo tempo a chiederti come mai non ha ancora chiamato, a che punto è con la tua dichiarazione dei redditi, quante sono le tasse che dovrai versare, etc.



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