La sai l'ultima sul Bonus Bebè 2016?

Il bonus bebè Inps nuovi nati 2016 è stato confermato dall’attuale Legge di Stabilità. Il bonus, riconosciuto alle neo mamme e ai neo papà con un reddito basso e con i requisiti utili per farne domanda, dall’anno prossimo potrebbe addirittura raddoppiare, durare fino ai 5 anni d’età del bambino e avere un importo superiore per il secondogenito.

Ma le novità non finiscono qui: si parla, infatti, del nuovo bonus bebé anticipato e concesso alle donne al 7° mese di gravidanza, erogato sotto forma di voucher asili nido e altri incentivi. E, ancora, di detrazioni sui prodotti per la prima infanzia e sconti sull’Iva per le mamme under 30.

Il bonus natalità 2016 consiste nell’erogazione di un assegno di 80€ al mese per ogni figlio alle famiglie con un ISEE inferiore a 25 mila euro, e di 160€ mensili a chi è in una fascia ISEE al di sotto di 7 mila euro. Fermo restando la soglia reddituale, tramite apposita richiesta all’Inps tutti i neo genitori o genitori adottivi (italiani, cittadini dell’UE o extracomunitari con permesso di soggiorno) possono fruire del bonus bebè 2016, ma solo fino al compimento del 3° anno di età del figlio naturale o adottivo.

Adesso ci sono buone notizie per le neo mamme sul fronte bonus bebè: l’assegno potrebbe essere doppio e ancora maggiore per il secondo figlio. Inoltre, il bonus natalità Renzi, come lo definisce l’INPS, non solo sarà riconfermato con la Legge di Stabilità 2017, ma allo studio del governo c’è la possibilità che la sua durata passi da 3 a 5 anni.

Vediamo in cosa consiste il nuovo bonus bebè, i soggetti beneficiari, gli importi e tutte gli interventi al vaglio dell’INPS per l’anno 2016/2017.

La revisione del bonus bebè inaugurato nel 2015 è una delle contromisure su cui sta puntando il Ministero della Sanità per arginare il drammatico crollo delle nascite in Italia. Le coppie con reddito basso che mettono al mondo un bambino riceveranno un assegno doppio di quello emesso oggi dall’Inps. Se poi decideranno di avere un secondo figlio, la cifra concessa sarà ancora superiore.

Il progetto del bonus bebè raddoppiato per aiutare le famiglie in difficoltà ad affrontare le spese dovrebbe essere inserito nella prossima Legge di Stabilità e sarà affiancato da un’altra misura: la durata del bonus natalità, attualmente di 36 mesi, potrebbe arrivare fino a 5 anni. Vediamo cosa cambia con le ipotesi al vaglio del governo e come richiedere il bonus bebè 2016.

Bonus Bebè 2016: importo raddoppiato e assegno fino a 400€
Il bonus bebè è riconosciuto alle famiglie con un Isee inferiore a 25mila euro all’anno, che oggi ricevono 80€ al mese (960€ all’anno) per ogni figlio; e ai nuclei familiari con un Isee al di sotto di 7mila euro, ai quali viene concesso un assegno mensile di 160€ (1920€ all’anno).

Il progetto del ministro Lorenzin per far fronte al crollo demografico è quello di raddoppiare la quota mensile per il primo figlio, portandola a 160€ e a 320€ a seconda della soglia Isee.

Le coppie che decideranno di dare al primogenito un fratellino non riceveranno la stessa somma come oggi, ma 80€ in più.

Ricapitolando, quindi, con la Legge di Stabilità 2017 l’importo del bonus bebè potrebbe essere così riarticolato:

  • Isee < 25mila euro: 160€ per il primo figlio; 240€ per il secondo figlio
  • Isee < 7mila euro: 320€ per il primo figlio; 400€ per il secondo figlio


Attualmente il bonus bebè è previsto per i bambini nati dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017 e la durata del bonus bebè 2016 è di 36 mesi. A partire dalla data di nascita (o dall’ingresso nel nucleo familiare in caso di adozione) del bambino fino a 3 anni di età, le famiglie con un reddito Isee basso possono usufruire di una somma mensile erogata dall’Inps per l’acquisto di beni di prima necessità.

Nel progetto di Lorenzin la durata del bonus è portata fino al 2020: se la novità dovesse essere inserita nella manovra finanziaria del 2017, come prevedibile, si potrà godere del bonus bebè fino al compimento del 5° anno di età del figlio. Inoltre, tutte le mamme e i papà che hanno fatto richiesta nel 2015 potranno continuare a riceverlo senza interruzione a patto, però, che abbiano rinnovato l’ISEE entro il 31 gennaio 2016 comunicando i nuovi dati all’Inps.

Chi non riuscirà a rinnovare l’Isee entro questa data potrà ricevere il bonus bebè solo fino al mese di febbraio, dopodiché sarà sospeso fino alla nuova dichiarazione del reddito. A quel punto non c’è da preoccuparsi perché le famiglie che lo hanno richiesto continueranno a percepirlo insieme ai mesi arretrati.

Bonus Bebè 2016 raddoppiato e fino a 5 anni: come trovare i soldi?
Il ministro Lorenzin è tra i maggiori sostenitori del bonus bebè, e per fronteggiare il problema del crollo demografico il Governo sembrerebbe seriamente intenzionato a rimettere mano sul bonus bebè con la prossima Legge di Stabilità.

Ovviamente per erogare un aiuto più cospicuo alle famiglie a cui spetta il bonus bisognerà trovare i soldi. Tra le varie urgenze degli italiani, i vincoli europei e la riforma del sistema previdenziale si potrebbe correre il rischio che, dopo aver annunciato la manovra, non si riescano a trovare i fondi per aumentare l’importo e la durata del bonus bebè nel 2017.

Il piano della Lorenzin sarebbe quello di sfruttare i risparmi della spesa pubblica dovuti al decremento delle nascite e stanziare questi soldi per il nuovo bonus bebè. Basterebbe, quindi, aggiungere 300 milioni all’1,3 miliardi di risparmi per garantire la copertura del bonus raddoppiato. Per quanto riguarda il funzionamento, le regole dovrebbero restare invariate: ogni mese avverrà l’erogazione sull’Iban del genitore fino a 3 (o 5) anni d’età del bambino fermo restando il vincolo del possesso dei requisiti, oltre all’aggiornamento dell’ISEE ogni gennaio per confermare la situazione reddituale e continuare a godere del bonus.

Risultati immagini per Bonus bebè anticipato e incentivi alle madri under 30


Bonus Bebè 2016: Sai come fare domanda?
La richiesta del bonus bebè va fatta entro 3 mesi dalla nascita o dall’arrivo in casa del bambino. Se la domanda viene fatta oltre i termini previsti, l’erogazione del bonus scatterà comunque dalla data di presentazione della stessa al compimento del 3° anno di vita del figlio e non si riceveranno gli arretrati.

Come abbiamo detto, questo è quanto previsto ora, ma la durata della concessione dell’assegno di natalità potrebbe essere rivista con l’inserimento del bonus bebè di 5 anni nella Legge di Stabilità 2017. Ricordiamo che la richiesta va presentata una sola volta per figlio e nel caso di gemelli la somma percepita va moltiplicata per il numero degli stessi.

Come fare domanda per il bonus bebè 2016? Basta inviare apposita domanda in via telematica attraverso il sito ufficiale dell’Inps dalla sezione Servizi online. Per accedere al sito e compilare la domanda è necessario avere il codice PIN rilasciato dall’Istituto.

Se non si è in possesso del PIN, in alternativa, si ci si può recare al proprio Patronato di fiducia o al Caf, oppure contattare il numero verde 803.164 da telefono fisso o 06 164.164 da cellulare.

Bonus Bebè: cosa fare se non viene più concesso?
Nel caso in cui il Bonus bebè non venisse più concesso al genitore che lo ha richiesto, a causa del decesso, decadenza o rinuncia, l’altro genitore può subentrare nel diritto dell’assegno presentando all’Inps, per lo stesso figlio, una nuova domanda.

La richiesta del bonus bebè va presentata entro i successivi 3 mesi (90 giorni) dalla data di decesso o di decadenza e va presentata all’Inps, sempre in via telematica, tramite sito web o Patronato. L’assegno spetta al nuovo genitore richiedente a partire dal mese consecutivo a quello in cui si verifica l’evento per cui il bonus bebè non è stato più concesso.

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