Leggenda del pugilato e icona sociale, Muhammad Alì è stato un campione sul ring e fuori dal ring.


A 18 anni ha conquistato l’oro da dilettante durante le Olimpiadi di Roma del 1960. Quattro anni dopo è diventato campione mondiale dei pesi massimi, sconfiggendo il pugile in carica Sonny Liston. Ha collezionato un successo dietro l’altro per un totale di 56 vittorie in 61 incontri.

La grandezza di Muhammad Alì (foto Twitter) è riconosciuta in tutto il mondo, non solo per i risultati sportivi ma anche per il carisma. Il pugile di Louisville è stata un’icona durante la battaglia per i diritti civili in America. Si è sempre impegnato per combattere le ingiustizie sociali e le discriminazioni razziali, convinto che niente sia impossibile.

Ecco tutta la sua determinazione in cinque frasi celebri pronunciate da Muhammad Alì.


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«Impossibile è solo una parola pronunciata da piccoli uomini che trovano più facile vivere nel mondo che gli è stato dato, piuttosto che cercare di cambiarlo. Impossibile non è un dato di fatto, è un’opinione. Impossibile non è una regola, è una sfida. Impossibile non è uguale per tutti. Impossibile non è per sempre».

«Vola come una farfalla, pungi come un’ape. Combatti ragazzo, combatti».

«Le mie sofferenze fisiche sono state ripagate da quello che sono riuscito ad ottenere nella vita. Un uomo che non è coraggioso abbastanza da assumersi dei rischi, non otterrà mai niente».

«Dentro un ring o fuori, non c’è niente di male a cadere. È sbagliato rimanere a terra».

«I campioni non si fanno nelle palestre. Si costruiscono dall’interno, partendo da qualcosa che hanno nel profondo: un desiderio, un sogno, una visione. Devono avere l’abilità e la volontà. Ma la volontà deve essere più forte dell’abilità».

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