A caccia di commissari/1. Quell’emendamento ‘Tuttoscuola’ che stanzia 8 milioni in più…
Lo scorso 25 maggio la Camera ha definitivamente convertito in legge il decreto legge n. 42/2016, che contiene tra l’altro un articolo, il 2-quater (Incremento dei compensi ai commissari del concorso per docenti), frutto di un emendamento inserito d’urgenza nel corso dell’iter parlamentare del provvedimento e noto come “quello di Tuttoscuola”: un caso di studio di interazione tra le dinamiche della società civile – nella quale operano i media, che ne riflettono tensioni ed esigenze – e i processi decisionali del livello istituzionale in materia di policy making. Quale il risultato (insperato, ad esser sinceri) raggiunto? Lo stanziamento di 8 milioni di euro in più per i compensi ai commissari di esame: in attesa del decreto interministeriale che determinerà gli importi precisi, si può stimare che ogni commissario riceverà in media 600-1000 euro in più di quanto era stato previsto dai bandi del concorso. Ne siamo orgogliosi.
Il numero di maggio del mensile Tuttoscuola racconta nei dettagli come sono andate le cose in un ampio articolo di Sergio Govi. Nell’aprile scorso, in uno dei consueti approfondimenti sulle tematiche scolastiche, e in particolare su quelle relative al concorso a cattedre attualmente in corso di svolgimento, la nostra rivista aveva approfondito le disposizioni previste per i compensi ai commissari (http://www.tutto scuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=38285) scoprendo che un dirigente scolastico, presidente di una commissione con 500 candidati da esaminare, avrebbe percepito alla fine un compenso complessivo (stimabile in 651 euro) che, diviso per le ore di lavoro prevedibili sulla base al bando, dava il risultato di circa un euro (lordo) all’ora. Meno ancora per i docenti commissari.
Il servizio di Tuttoscuola, rilanciato in prima pagina dal Corriere della sera, riportato nei titoli di apertura dai Tg nazionali, e diventato subito virale sui social media, era uscito proprio nel momento in cui ben dodici (su 18) Uffici scolastici regionali erano stati costretti a riaprire i termini per reclutare dirigenti scolastici e docenti da nominare nelle commissioni. Occorreva trovare un rimedio urgente, almeno dal punto di vista dei compensi dei commissari e dei presidenti.
TuttoscuolaNews, n. 766 del 30.5.2016
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