giovedì 24 marzo 2016

CUD 2016 e le modalità con cui l'INPS lo rilascia

A distanza di un paio di settimane dall’invio telematico all’Agenzia delle Entrate del modello ordinario della Certificazione unica 2016, l’INPS – in qualità di sostituto d’imposta - interviene (con la Circolare n. 55/2016) sulle modalità di rilascio della stessa. Come per lo scorso anno, l’Istituto Previdenziale ha messo a disposizione del cittadino sia modalità telematiche che “alternative” (ossia tradizionali) per entrare in possesso della CU 2016.

Nel primo caso, non è necessario essere in possesso del PIN dispositivo per scaricare e stampare la CU dal sito dell’INPS, ma basta semplicemente il Pin ordinario.

Nel secondo caso, invece, sono stati messi a disposizione del contribuente ben otto modalità alternative di rilascio, in favore di coloro che non possiedono le dotazioni e le competenze necessarie per la piena fruizione dei servizi online.

CU telematica – Appare doveroso ricordare che la Legge di Stabilità 2013 ha apportato alcune modifiche alle modalità di consegna del vecchio CUD (ora chiamato CU), ampliando la platea degli atti “digitalizzati”. Infatti, l’art. 1, c. 114 della L. n. 228/2012 ha introdotto, a decorrere dal 2013, l’invio della CU in modalità telematica.

Tale disposizione, quindi, stabilisce che gli enti previdenziali non dovranno più stampare e spedire la Certificazione Unica, ma sarà resa disponibile in modalità telematica.

Tuttavia, il cittadino conserva la facoltà di richiederlo in maniera cartacea.

Per ottenere la Certificazione Unica in maniera telematica, l’utente – anche se in possesso di solo PIN ordinario - ha a disposizione le seguenti tre modalità alternative tra di loro:
1. dal menu accedere alla sezione “Servizi per il cittadino” e cliccare su “Certificazione unica 2016” (inserire codice fiscale PIN);
2. dal menu accedere alla sezione “Per tipologia di utente”, cliccare su “Cittadino” e poi su “Certificazione unica 2016” (inserire il codice fiscale PIN);
3. dal menu accedere all“Elenco di tutti i servizi” e cliccare su “Certificazione Unica 2016” (inserire il codice fiscale PIN).

Dal 15 marzo 2016, inoltre, gli utenti possono accedere al servizio anche tramite credenziali SPID di livello 2 o superiore, da richiedere agli Identity Provider accreditati dall’AGID.

I cittadini che, all’atto della richiesta del PIN, hanno indicato un indirizzo di posta elettronica sono informati via email della disponibilità della Certificazione Unica sul sito dell’Istituto.
Da quest’anno sarà anche possibile visualizzare la Certificazione Unica anche tramite l’APP istituzionale “INPS servizi mobile”, scaricabile dagli store Android e Apple.

Ogni cittadino, dopo essersi autenticato con codice fiscale e PIN potrà visualizzare la propria Certificazione unica.

Modalità alternative - Qualora gli utenti riscontrino particolari difficoltà ad entrare in possesso della Certificazione Unica in maniera telematica (si pensi ad esempio ai pensionati), l’INPS ha messo a disposizione degli utenti dei canali di accesso alternativi, che illustriamo di seguito:

1. Strutture territoriali dell’Istituto.
In tutte le Sedi territoriali dell’INPS è disponibile almeno uno sportello dedicato al rilascio cartaceo della Certificazione Unica 2015. Salvo delega o mandato a soggetto diverso dal titolare, la Certificazione potrà essere rilasciata soltanto al soggetto intestatario, previa identificazione dello stesso.

2. Postazioni informatiche self service.
In tutte le Strutture territoriali dell’INPS sono state istituite postazioni informatiche self service, presso le quali gli utenti in possesso di PIN possono direttamente procedere alla presentazione online delle domande di servizio, ovvero effettuare tutte quelle interazioni con gli archivi informatici dell’Istituto alle quali risultano abilitati, in un contesto connotato da affidabilità e sicurezza non soltanto tecnologica. In particolare, le postazioni informatiche permettono agli utenti di poter procedere alla stampa dei certificati reddituali in argomento, ricorrendo anche, ove necessario, all’assistenza da parte del personale dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP).

3. Posta elettronica certificata.
Per poter fruire del servizio di trasmissione telematica della Certificazione Unica, viene messo a disposizione dei cittadini titolari di indirizzo di posta elettronica certificata il seguente indirizzo richiestaCertificazioneUnica@postacert.inps.gov.it al quale far pervenire la relativa istanza, corredata di copia del documento di identità del richiedente. Di conseguenza, la Certificazione Unica sarà recapitata alla casella PEC utilizzata dal richiedente.

4. Patronati, Centri di assistenza fiscale, professionisti abilitati all’assistenza fiscale.
Per l’acquisizione della Certificazione Unica 2016 il cittadino può avvalersi di un ente di Patronato, di un CAF, di un professionista compreso tra quelli abilitati all’assistenza fiscale o alla presentazione delle dichiarazioni reddituali in via telematica, in possesso di PIN e di certificato Entratel personale in corso di validità. La visualizzazione della CU2016 è subordinata all’acquisizione di una specifica delega o mandato di assistenza e al possesso di alcuni dati riguardanti il cittadino.

5. Comuni ed altre Pubbliche Amministrazioni abilitate.
Ad essere abilitati al rilascio della CU2016 vi sono anche i Comuni e le altre Pubbliche Amministrazioni che abbiano sottoscritto un protocollo con l’Istituto per l’attivazione di un punto cliente di servizio. Come per gli intermediari, la visualizzazione della Certificazione Unica da parte degli operatori delle pubbliche amministrazioni è subordinata all’esistenza di una specifica richiesta del cittadino con le stesse modalità di accesso alle banche dati e di conservazione dei documenti previste per gli intermediari abilitati.

6. Centri sportelli mobili per utenti ultra-ottantacinquenni e pensionati residenti all’estero.
Per tali soggetti, considerata l’oggettiva difficoltà o impossibilità di avvalersi dei canali fisici e telematici messi a disposizione dall’Istituto previdenziale, è stato attivato un servizio dedicato, denominato “Sportello Mobile”, per l’erogazione con modalità agevolate di alcuni prodotti istituzionali, tra i quali la CU. Gli utenti appartenenti a tali categorie, che abbiano ricevuto apposita comunicazione di inserimento nell’iniziativa, possono contattare, al numero telefonico indicato nella comunicazione stessa, un operatore della Sede territorialmente competente e, rappresentando di essere impossibilitati ad acquisire la disponibilità della certificazione attraverso i canali fisici e telematici indicati nel presente messaggio, richiedere l’invio della certificazione stessa al proprio domicilio.

7. Pensionati all’estero.
I pensionati residenti all’estero possono richiedere la certificazione, fornendo i propri dati anagrafici e il numero di codice fiscale, ai seguenti numeri telefonici dedicati: 0039- 06.59058000 – 0039-06.59053132, con orario 8.00 –19.00 (ora italiana).

8. Spedizione della CU 2015 al domicilio del titolare.
Come accennato in precedenza, il cittadino conserva la facoltà di richiedere la CU in maniera cartacea, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza. A tal fine, è stato attivato il numero verde 800.434320 dedicato alla richiesta di spedizione della CU al proprio domicilio, in aggiunta ai già esistenti numero verdi: 803.164 per i telefoni fissi e 06.164164 per i telefoni cellulari.

Rilascio CU a terzi - La CU, inoltre, può essere rilasciata anche a persona diversa dal titolare; in tal caso la richiesta può essere presentata:
1. dalla persona delegata;
2. oppure dagli eredi del soggetto titolare deceduto.

Nel primo caso, la richiesta deve essere corredata dalla delega, con la quale si autorizza esplicitamente l’INPS al rilascio della certificazione richiesta, e dalla fotocopia del documento di riconoscimento dell’interessato; mentre la persona delegata dovrà, a sua volta, esibire il proprio documento di riconoscimento. Il delegato potrà presentarsi agli sportelli con massimo due deleghe.

Qualora la CU viene rilasciata agli eredi del soggetto titolare deceduto, è necessaria la presentazione di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000, con la quale attesti la propria qualità di erede, unitamente alla fotocopia del proprio documento di riconoscimento.
AUTORE: DANIELE BONADDIO

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