La carne rossa fa male? Papà e figlia hanno una soluzione
Ricerche scientifiche evidenziano che la carne rossa fa male, allora papà e figlia hanno un’idea: hamburger, porchetta, insaccati… senza carne. Tutto realizzato con farina di frumento e legumi. L’iniziativa di una “carne senza carne” nasce in un’azienda agricola calabrese, Muscolo di Grano, di Isca sullo Jonio. Un piatto senza trigliceridi, grassi e colesterolo, che ha ottenuto l’Oscar Green, il premio di Coldiretti per le innovazioni nel campo agricolo, nella categoria We Green. Abbiamo raggiunto Lucia Marascio, 35 anni, specializzata nel campo dietetico, gestisce l’azienda insieme a suo padre.
Come nasce Muscolo di Grano?
«L’idea di una carne senza carne, nasce anni fa quando mio padre per motivi di salute è stato costretto a cambiare stile di vita. È allora che si è appassionato a un’alimentazione sana e inizia a sperimentare nuovi prodotti. Muscolo di grano è nato dalla combinazione di frumenti e legumi. All’inizio come prosciutto vegetale, poi si è evoluto in altre forme e tagli».
Qual è la differenza con il seitan e prodotti simili sul mercato?
«Rispetto al seitan che è essenzialmente fatto di glutine, muscolo di grano combina frumenti e legumi e offre una maggiore varietà. Se mangi un primo e poi il seitan è come se avessi mangiato due volte la pasta. Con il nostro prodotto non è più così. Quello che produciamo è una proteina nobile, ripulita da trigliceridi, colesterolo e grassi con l’aspetto (pelle, nervo e fibra) e il sapore della carne».
Dove lo vendete e qual è l’identikit del vostro consumatore?
«Oggi distribuiamo il prodotto in circa 2.500 negozi di prodotti biologici in tutta Italia. Rispetto al passato, i consumatori sono più attenti alla loro alimentazione, abbiamo 7 milioni di vegetariani. Ci rivolgiamo a loro, ma anche a chi fa scelte salutari riducendo il suo consumo di carne. Muscolo di grano costa tra tra 12 e 18 euro al chilo.».
Qual è il maggiore ostacolo nell’affermare il prodotto?
«Non è facile creare un mercato nuovo e spingerlo così tanto. Anni fa c’era una grande carenza di informazione su alimentazione e benessere. Oggi le cose stanno cambiando per fortuna. Affermare un’idea è un processo lento e costante. Siamo stati presenti per anni a tante manifestazione e fiere per mostrare il prodotto e farlo conoscere ai consumatori».
Il vostro segreto per fare innovazione?
«Nel nostro caso abbiamo attinto alla tradizione dell’alimentazione mediterranea: la pasta e legumi. E quello che abbiamo fatto è stato di rileggere questo piatto in chiave moderna. Insomma, osservare il passato, i trend di mercato e non avere paura di sperimentare».
INFO: http://www.muscolodigrano.com/
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