Non è più obbligatorio esporre sul parabrezza il tagliando della RC: in pratica che cosa cambia? Come si faranno i controlli? E cosa si deve fare in caso di incidente? Ecco le risposte
Da ieri non è più obbligatorio esporre sul parabrezza dell’auto (e sugli altri veicoli circolanti indicati dal Codice) il tagliando dell’assicurazione RC. Un’altra “rivoluzione” digitale, dopo quella del certificato di proprietà che è diventato virtuale. Vediamo perché e cosa cambia nella realtà quotidiana.
Se non devo più esporre il tagliandino giallo quadrato della RC auto, lo devo comunque conservare a casa?
No, il tagliandino che ci ha accompagnato per una vita scompare proprio e non verrà più consegnato quando si stipula o si rinnova la polizza. In termine tecnico si chiama dematerializzazione del tagliando.
Ma così sarà impossibile sapere chi è assicurato e chi no?
In realtà il certificato cartaceo non ci metteva al riparo: l’Ania, che raggruppa le società di assicurazione, ha riscontrato che in Italia circolano attualmente circa 4 milioni di auto prive di copertura assicurativa, quasi il 9% del totale. Molte di queste auto esponevano comunque un certificato RC: ma falso. Il fenomeno della contraffazione dei tagliandi cartacei è molto diffuso, e non richiede una tecnica sofisticata. Basta una fotocopia manipolata.
Dunque come si faranno ora i controlli?
Saranno effettuati tramite il numero di targa. L’archivio elettronico delle forze dell’ordine consentirà di risalire al proprietario del veicolo e di scoprire immediatamente se è assicurato, fino a quando e da quale compagnia. Un sistema molto più sicuro e rapido.
Tutte le pattuglie di Polizia, Carabinieri e Vigili urbani saranno attrezzate per risalire subito al proprietario?
Per ora non è così, ma tra i progetti avviati dal ministero c’è quello di dotare ogni pattuglia di un terminale, soprattutto di attivare i sistemi di rilevazione già esistenti (ad esempio i Tutor in autostrada) di un software collegato con la banca dati centrale che segnala tramite la targa chi non è assicurato.
E in caso di incidente noi cosa dobbiamo fare?
Annotare, oltre agli altri dati tra cui le generalità del guidatore, proprio il numero di targa del mezzo coinvolto. Poi comunicarlo alla propria assicurazione.
Perché è cambiato il sistema?
Oltre che per ragioni di sicurezza e di praticità, anche per risparmiare. Il costo medio per la stampa e la consegna del tagliando tradizionale è stato calcolato dalle compagnie in 2-3 euro a polizza. Moltiplicando il dato per il numero dei contratti attivi, la dematerializzazione del tagliando farà risparmiare oltre 100 milioni di euro.
Ma se li intascheranno le assicurazioni o ne avremo benefici diretti noi con un calo dei premi?
L’obiettivo teorico annunciato dalla commissione trasporti e dai responsabili delle assicurazioni è abbassare gli oneri a carico dell’utente. L’Ania ha ipotizzato nei giorni scorsi un calo del 2-2,5%. Le associazioni consumatori e gli organismi ufficiali di controllo hanno già annunciato l’intenzione di vigilare affinché ciò avvenga realmente. Ultimamente si è comunque già registrato un considerevole calo dei prezzi medi delle polizze. E nell’immediato futuro sarà interesse anche delle singole compagnie reinvestire parte del realizzo per attrarre nuovi clienti grazie alle tariffe più vantaggiose.
In quale regione si paga di più la RC in Italia?
Il premio più alto in assoluto si paga in Campania, dove una polizza costa mediamente 801,72 euro nonostante il calo recente del 39,27% (che è stato il calo record in Italia). Al secondo posto per importi elevati delle polizze c’è la Calabria con una media di 646,04 euro (e qui il calo è stato del 27,75%).
Qual è la media nazionale dei premi RC?
Secondo l’osservatorio Assicurazioni.it e Facile.it la tariffa media è di 511,44 euro, l’11% meno di sei mesi fa e addirittura il 20,55% in meno rispetto a settembre 2014. Le regioni in cui costa meno assicurarsi sono Valle d’Aosta (333,67), Friuli Venezia Giulia (352,76) e Trentino Alto Adige (362,96). Lazio, Lombardia e Piemonte si trovano a metà classifica.
Se non devo più esporre il tagliandino giallo quadrato della RC auto, lo devo comunque conservare a casa?
No, il tagliandino che ci ha accompagnato per una vita scompare proprio e non verrà più consegnato quando si stipula o si rinnova la polizza. In termine tecnico si chiama dematerializzazione del tagliando.
Ma così sarà impossibile sapere chi è assicurato e chi no?
In realtà il certificato cartaceo non ci metteva al riparo: l’Ania, che raggruppa le società di assicurazione, ha riscontrato che in Italia circolano attualmente circa 4 milioni di auto prive di copertura assicurativa, quasi il 9% del totale. Molte di queste auto esponevano comunque un certificato RC: ma falso. Il fenomeno della contraffazione dei tagliandi cartacei è molto diffuso, e non richiede una tecnica sofisticata. Basta una fotocopia manipolata.
Dunque come si faranno ora i controlli?
Saranno effettuati tramite il numero di targa. L’archivio elettronico delle forze dell’ordine consentirà di risalire al proprietario del veicolo e di scoprire immediatamente se è assicurato, fino a quando e da quale compagnia. Un sistema molto più sicuro e rapido.
Tutte le pattuglie di Polizia, Carabinieri e Vigili urbani saranno attrezzate per risalire subito al proprietario?
Per ora non è così, ma tra i progetti avviati dal ministero c’è quello di dotare ogni pattuglia di un terminale, soprattutto di attivare i sistemi di rilevazione già esistenti (ad esempio i Tutor in autostrada) di un software collegato con la banca dati centrale che segnala tramite la targa chi non è assicurato.
E in caso di incidente noi cosa dobbiamo fare?
Annotare, oltre agli altri dati tra cui le generalità del guidatore, proprio il numero di targa del mezzo coinvolto. Poi comunicarlo alla propria assicurazione.
Perché è cambiato il sistema?
Oltre che per ragioni di sicurezza e di praticità, anche per risparmiare. Il costo medio per la stampa e la consegna del tagliando tradizionale è stato calcolato dalle compagnie in 2-3 euro a polizza. Moltiplicando il dato per il numero dei contratti attivi, la dematerializzazione del tagliando farà risparmiare oltre 100 milioni di euro.
Ma se li intascheranno le assicurazioni o ne avremo benefici diretti noi con un calo dei premi?
L’obiettivo teorico annunciato dalla commissione trasporti e dai responsabili delle assicurazioni è abbassare gli oneri a carico dell’utente. L’Ania ha ipotizzato nei giorni scorsi un calo del 2-2,5%. Le associazioni consumatori e gli organismi ufficiali di controllo hanno già annunciato l’intenzione di vigilare affinché ciò avvenga realmente. Ultimamente si è comunque già registrato un considerevole calo dei prezzi medi delle polizze. E nell’immediato futuro sarà interesse anche delle singole compagnie reinvestire parte del realizzo per attrarre nuovi clienti grazie alle tariffe più vantaggiose.
In quale regione si paga di più la RC in Italia?
Il premio più alto in assoluto si paga in Campania, dove una polizza costa mediamente 801,72 euro nonostante il calo recente del 39,27% (che è stato il calo record in Italia). Al secondo posto per importi elevati delle polizze c’è la Calabria con una media di 646,04 euro (e qui il calo è stato del 27,75%).
Qual è la media nazionale dei premi RC?
Secondo l’osservatorio Assicurazioni.it e Facile.it la tariffa media è di 511,44 euro, l’11% meno di sei mesi fa e addirittura il 20,55% in meno rispetto a settembre 2014. Le regioni in cui costa meno assicurarsi sono Valle d’Aosta (333,67), Friuli Venezia Giulia (352,76) e Trentino Alto Adige (362,96). Lazio, Lombardia e Piemonte si trovano a metà classifica.
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