E’ finalmente giunto al traguardo il testo della legge di Stabilità per il 2016, varato oggi giovedì 15 ottobre dal consiglio dei ministri.
Eliminazione delle tasse sulla casa e dell’aumento Iva previsto per il 2016; innalzamento del limite di pagamento in contanti da 1.000 a 3.000 euro per incentivare i consumi; un piano straordinario per il Sud e un pacchetto di interventi e incentivi per defiscalizzare il mercato del lavoro e facilitare le nuove assunzioni. Questi i contenuti più importanti della nuova Legge di Stabilità. La manovra, secondo quanto riferito dal governo, avrà un’entità tra i 27 e 30 miliardi di euro. Una forchetta che dipende dall’accoglimento o meno della richiesta, avanzata a Bruxelles, di utilizzare uno 0,2% di spazio di patto in più per la clausola migranti. Il Consiglio dei Ministri è stato convocato nell’ultimo giorno utile, stando al calendario che l’Europa impone agli Stati membri, per la definizione della Manovra: poi il testo passerà all’esame sia del Parlamento italiano che dei tecnici di Bruxelles, che dovranno dare il loro placet.
CONTANTI, VIA LIBERA FINO A 3000 EURO – Un’inversione di tendenza dopo anni in cui si è assistito ad una progressiva riduzione del tetto massimo per i pagamenti in contante. Ma la svolta che estende il limite per l’utilizzo del denaro cash portandolo da 1.000 a 3.000 euro con la legge di Stabilità e allineando l’Italia al resto dei paesi europei non è repentina.
Guardando al resto d’Europa, infatti, sono 11 i Paesi fra cui la Germania e l’Olanda che non hanno nessuna limitazione all’uso del contante. Francia, Grecia, Spagna e Belgio hanno invece tetti che vanno dai 1.500 ai 3.000 euro. Un limite di 1.000 euro come in Italia si trova solo in Portogallo.
La notizia era iniziata a circolare nei giorni scorsi ma ora è arrivato l’annuncio ufficiale di Matteo Renzi dopo le pressioni dell’Ncd di Angelino Alfano. Oltre i 3.000 euro di spesa cash, sarà necessario ricorrere ai pagamenti elettronici o bancari.
Lapidario il commento di Silvio Berlusconi: “Renzi copia male il nostro programma” avrebbe detto il presidente di Forza Italia durante l’incontro con i gruppi del suo partito.
PENSIONI – In arrivo l’opzione part time per gli over 63 vicini alla pensione. In attesa dell’annunciata flessibilità delle pensioni in Stabilità entra una misura che consente l’accesso al lavoro part-time incentivato per i lavoratori con soli tre anni di distanza dai requisiti di pensionamento. L’azienda verserà in busta paga la quota di contributi che avrebbe versato all’Inps in caso di contratto a tempo pieno, mentre la contribuzione figurativa sarà fiscalizzata
LAVORO – Sempre sul fronte lavoro, la Legge di Stabilità intende prorogare gli sgravi contributivi previsti per le nuove assunzioni a tempo indeterminato ma con un bonus più basso agli 8.060 euro previsti nel 2015 per il datore di lavoro che assume con gli sgravi, ossia 4mila euro per due anni e non più tre. Per il regime dei forfettari (Partite Iva) si prevede un innalzamento delle attuali soglie di ricavi differenziate per tipologia di attività. Risorse permettendo aumenteranno di 10mila euro i limiti per tutte le categorie mentre per i professionisti la soglia passerà dagli attuali 15mila a 30mila euro. Per le nuove partite Iva la sostitutiva sarà del 5% e non del 15% per i primi 3 anni (5 solo se ci saranno le coperture)
TASSE – Tra le altre misure che rientraqno nella manovra finanziaria per il 2016 anche la cancellazione delle tasse sulla prima casa, lo stop all’Imu sui terreni agricoli e sugli imbullonati. Per quanto riguarda le imprese, annunciato il taglio dell’Ires e anche il rafforzamento del credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo a sostegno del made in Italy. Nel 2016 l’attuale aliquota Ires del 27,5% scenderebbe al 26% con un taglio di 1,5 punti e nel 2017 si completerebbe l’operazione on un’ulteriore riduzione di 2 punti percentuali per l’approdo finale di un prelievo sulle imprese del 24 per cento. Il piano è però condizionato al via libera Ue sulla cosiddetta clausola di flessibilità migranti
CANONE RAI IN BOLLETTA – Da ultimo si segnala la mini rivoluzione del canone Rai, prevedendo il suo aggancio nella bolletta elettrica e l’ammontare del canone, ridotto a 100 euro, si dovrebbe dividere in più rate da associare alle varie bollette per la fornitura dell’energia elettrica.
COPERTURE – Ancora una volta la regina delle coperture arriva al ballo finale depotenziata: la spending review dovrebbe portare 3-4 miliardi in meno rispetto ai 10 miliardi anticipati per mesi. A saltare, per altro, saranno le voci più radicali dal punto di vista strutturale, come le tax expenditure (aiuti a determinate categoria in forme di sgravi fiscali) che dal dossier Giavazzi in poi non sono ancora state risistemate. Via dunque a tagli lineari per i ministeri e alla razionalizzazione degli acquisti.
CRITICHE DA BRUXELLES – “In linea generale la Commissione consiglia agli Stati di spostare la tassazione dal lavoro a tasse che danneggiano meno la crescita come quelle sulla proprietà, sui consumi e sul capitale: l’Italia non sta andando in questa direzione e ora dobbiamo discutere con le autorità italiane quali sono le ragioni di questa scelta e le potenziali implicazioni”. Lo ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombroviskis. Poi ha aggiunto che l’esecutivo Ue “ha diverse settimane per analizzare e arrivare alle nostre conclusioni sui progetti di bilancio e sulle richieste avanzate da alcuni Stati per usare flessibilita’ per l’attuazione delle riforme, per la spesa per investimenti e le spese addizionali per far fronte alla crisi dei rifugiati”.
Articolo tratto da
http://quifinanza.it/varie/video/limite-contante-tasse-sulla-casa-iva-nella-legge-di-stabilita/41198/
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