martedì 6 ottobre 2015

Aumenta ancora l’età per andare in pensione: tutti i requisiti

A riposo non prima di aver compiuto 66 anni e 7 mesi. È il destino che attende molti lavoratori italiani dal 2016 in poi, dopo l'adeguamento dei requisiti di pensionamento alle aspettative di vita della popolazione. Dal prossimo anno, per lasciare il lavoro, parecchi nostri connazionali dovranno dunque aspettare 4 mesi in più, rispetto ai loro colleghi che hanno maturato invece il diritto alla pensione con i requisiti del 2015 (66 anni e 3 mesi). A comunicarlo è stata una circolare dell'Inps, che ha sottolineato come questo adeguamento dell'età sia previsto dalla legge. Inoltre, l'istituto nazionale di previdenza ha ricordato che esistono diverse eccezioni alla regola generale, per le donne e per chi ha molti anni di carriera alle spalle. Ma ecco, di seguito, un riepilogo di cosa cambia dal prossimo anno.



Le aspettative di vita
Dal 2016, l'età pensionabile verrà adeguata alle aspettative di vita della popolazione, che fortunatamente sono in crescita costante da anni. Dunque, poiché in Italia si vive più a lungo, si andrà in pensione sempre più tardi con un innalzamento dell'età che, in linea di massima, è pari a 3-4 mesi ogni 3-4 anni. Anche nel 2019, ci sarà probabilmente un nuovo adeguamento alle aspettative di vita e l'età pensionabile potrebbe dunque salire per la prima volta sopra i 67 anni. Va ricordato però che questa è la regola generale che vale per i lavoratori uomini (di qualsiasi settore) e per le impiegate pubbliche. Le donne dipendenti del settore privato o lavoratici autonome beneficiano invece ancora di un'uscita anticipata fino al 2018. Ma ecco, di seguito, un riepilogo dell'età pensionabile che scatterà nel 2016 per ogni categoria
-Gli uomini (autonomi e dipendenti di qualsiasi settore) e le donne del pubblico impiego potranno andare in pensione dopo aver compiuto 66 anni e 7 mesi.
-Le lavoratrici dipendenti del settore privato potranno mettersi a riposo a 65 anni e 7 mesi e conserveranno questo requisito fino alla fine del 2017. Poi, dal 2018 in avanti, l'età pensionabile salirà anche per loro a 66 anni e 7 mesi
-Le lavoratrici autonome, invece, nel 2016 potranno andare in pensione con 66 anni e un mese di età e manterranno questo requisito sino alla fine del 2017. Poi, dal 2018, la soglia di pensionamento sarà incrementata anche per loro a 66 anni e 7 mesi

Pensione di anzianità quote 2016:

Nel 2016 per i lavoratori che possono andare in pensione ancora con il sistema quote pensioni, è previsto un aumento di 3 punti percentuali, pertanto, i requisiti quote pensioni 2016, che ricordiamo essere state introdotte dalla legge n. 243/2004 e ottenute sommando l'età anagrafica e l'anzianità contributiva, sono:
Per i dipendenti: 35 anni di contributi e 61 anni e 7 mesi con raggiungimento di quota 97,6;
Per gli autonomi: 35 anni di contributi e 62 anni e 7 mesi con raggiungimento di quota 98,6.
Per maggiori informazioni e istruzioni circa le modalità di calcolo della quota, vi rimandiamo al messaggio Inps n. 020600 del 13.12.2012 punto 3.2 d alla circolare INPS 60/2008 punto 3.

Pensioni invalidi 2016:
La pensione di invalidità civile erogata dall'INPS ai cittadini che a causa di specifiche e determinate patologie, non riescono a svolgere alcuna attività lavorativa, prevede la concessione di un assegno mensile a prescindere dai contributi versati. Attualmente i requisiti richiesti per accedere a questo tipo di prestazione sono una invalidità tra il 74 ed il 100% ed un'età tra i 18 e 65 anni. Requisiti che rimangono invariati anche per il 2016.
Pensione di vecchiaia invalidi 2016: questo tipo di prestazione è riservata ai lavoratori e lavoratrici invalidi almeno all'80% con almeno 20 anni di contributi versati e con un'età anagrafica di 60 anni per gli uomini e 55 per le donne.
Nel 2016 invece per accedere alla pensione di vecchia invalidità civile ci vorranno 60 anni e 7 mesi per gli uomini e 55 anni e 7 mesi per le donne.
Per i non vedenti, il requisito anagrafico per il pensionamento diventa 55 anni e 7 mesi per gli uomini e 50 anni e 7 mesi per le donne.

Pensione anticipata 2016 donne e uomini: aumento età e novità legge di Stabilità


Nel 2015 gli uomini e le donne che vogliono lasciare il lavoro in anticipo devono avere un'anzianità contributiva pari a:

42 anni e 6 mesi per gli uomini;
41 anni e 6 mesi per le donne.
Nel 2016 per andare in pensione anticipata sono richiesti:
42 anni e 10 mesi per gli uomini;
41 anni e 10 mesi per le donne.
Confermato però il blocco delle penalizzazioni pari all’1,2% per i lavoratori che hanno compiuto 62 ani di età.

Riguardo sempre alla pensione anticipata, il Governo sta attualmente lavorando su 2 possibilità:
1) Confermare la cd. Opzione donna 2015 anche per il 2016: consentendo così alle donne lavoratrici di lasciare il servizio in anticipo rispetto ai requisiti di età richiesti per la pensione di vecchiaia, che per le:
Dipendenti pubbliche è di 57 anni e 3 mesi.
Dipendenti private è di 57 anni e 3 mesi.
Lavoratrici autonome è di 58 anni e 3 mesi.
2) Introdurre nella prossima Legge di Stabilità 2016 due nuove opzioni donne e uomini:
Nuova opzione donne 2016: prevede la possibilità per le donne lavoratrici di andare in pensione in anticipo a 63 anni con 35 anni di contributi, e un nuovo metodo di calcolo per la riduzione dell'assegno pensione legato non più al ricalcolo contributivo ma su una riduzione relativa alla speranza di vita, ossia, con una decurtazione dell'importo di circa il 10% in 3 anni.
Nuova opzione uomini 2016 ma solo per coloro che perdono lavoro o sono disoccupati. Con tale opzione, il Governo, potrebbe permettere a questi uomini di andare in pensione in anticipo di circa 3 o 4 anni prima rispetto ai 66 anni 7 mesi richiesti dal 1° gennaio 2016 per il raggiungimento della pensione.. In questo caso, il taglio dell'assegno consisterà in una riduzione di almeno il 3 o il 4%.

Pensioni 2016 esodati e lavori usuranti:
Pensioni 2016 salvaguardati: sul tema esodati, il Ministro del Lavoro, Poletti ha confermato "la volontà di intervenire sulla materia delle salvaguardie, all'interno della legge di stabilità per una definitiva risoluzione delle problematiche sociali più rilevanti ancora aperte". Ciò significa che il Governo, una volta accertate le risorse e messo a punto un nuovo e definitivo intervento per i salvaguardati, inserirà la misura riguardante le pensioni 2016 salvaguardati nella Legge di Stabilità 2016.
In attesa degli eventuali sviluppi, vediamo i requisiti anagrafici per la pensione dei vecchiaia 2016 per chi ha fruito della salvaguardie:
Pensione di vecchiaia: 65 anni e 7 mesi per gli uomini e 61 anni e 1 mese per le donne.
Pensione di anzianità: quorum di 97,6 con almeno 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi, oppure, 40 anni di contributi a prescindere dall’età.
Pensione lavori usuranti 2016: aumento dei requisiti di accesso, dal prossimo anno, infatti, chi svolge un'attività faticosa potrà andare in pensione alla seguente età e condizioni: per lavoro notturno svolto per almeno:
78 giorni: 35 anni di contributi e quota 97,6 con almeno 61 anni e 7 mesi di età;
da 64 a 71 giorni: 35 anni di contributi e quota del 99,6 con almeno 63 anni e 7 mesi di età;
dai 72 ai 78 giorni: 35 anni di contributi e quota è 98,6 con 62 anni e 7 mesi di età.


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