martedì 5 maggio 2015

Vuoi sapere quanto prenderai quando andrai in pensione? Et voilà....quest'articolo fa al caso tuo

Se ne parla da almeno 20 anni, ma ora l'Inps, l'istitutio di previdenza, è finalmente in grado di rendere disponibile a tutti i contribienti la cosiddetta "busta arancione", ossia un documento (il nome viene dall'omologo svedese) in cui il contribuente è in grado di sapere quanto ragionevolmente può aspettarsi dal suo futuro assegno pensionistico. La simulazione non arriverà a casa in una busta arancione, tutto si farà online, utilizzando il sito internet e i codici personali per i servizi Inps a questo indirizzo.

http://www.inps.it/portale/default.aspx?sID=%3b0%3b10186%3b&lastMenu=10186&iMenu=2&p4=2&bi=51

TEMPISTICA - La sperimentazione su 10mila "cavie" pensionande è terminata (il test si chiama "Simula"): dal 1 maggio si è partiti su larga scala. L'operazione, secondo il presidente Inps Boeri, dovrebbe aiutare anche a fare in modo che "i contributi non vengano percepiti come tassa, ma come una forma di risparmio forzosa", oltre che rendere più consapevoli i lavoratori italiani dell'assegno previdenziale su cui potranno contare durante la loro vecchiaia
logo dell'Inps

COME FUNZIONA - Il sistema consente di simulare la pensione futura sulla base di quanto finora versato, della retribuzione attesa e della data di ritiro dal lavoro.
Ogni singolo contribuente sarà dotato di un Pin personale per accedere ai servizi online dell’Inps.
L'applicazione valuterà l’estratto conto previdenziale visibile online, elaborerà i contributi che ancora mancano, li assocerà allo scenario macro-economico sulla base dei dati della Ragioneria dello Stato. I parametri comprendono:
- l’andamento dell’economia (il Pil)
- l'andamento delle retribuzioni
- il livello di inflazione
Fra i parametri rientra ovviamente anche la speranza di vita: fra un anno ci sarà il nuovo dato a partire dal 2016. E’ chiaro che con l’aumentare della speranza di vita, diminuisce l’importo dell’assegno.



CHI PUO' USUFRUIRNE - I lavoratori con contribuzione versata al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, alle Gestioni Speciali dei Lavoratori Autonomi (Artigiani e Commercianti,  Coltivatori diretti, coloni e mezzadri), e alla Gestione separata, con rilasci successivi per fasce di età:
- dal 1° maggio, i lavoratori sotto i 40 anni;
- dal 1° giugno, i lavoratori sotto i 50 anni;
- dal 1° luglio, tutti i lavoratori sopra i 50 anni.
Dal 2016, il servizio sarà disponibile anche per i dipendenti pubblici e per  i lavoratori con contribuzione versata agli altri Fondi e Gestioni amministrate dall’Inps.

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