Ti sei sposato/a ma già ti chiedi "Chi me l'ha fatto fare?" NO PROBLEM ....6 mesi e torni "libero/libera".... mah :(
Il Divorzio breve entrerà in vigore dal 26 maggio: Sono state infatti pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 107 del 11 maggio 2015, le disposizioni che modificano la legge approvata 45 anni fa.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 107 del 11 maggio 2015 è stata pubblicata la legge 6 maggio 2015, recante “disposizioni in materia di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio nonché di comunione tra i coniugi”, il c.d. “divorzio breve”, che entrerà in vigore il prossimo 26 maggio.
La nuova norma, interviene direttamente sulla legge n. 898 del 1970, a suo tempo frutto di una lunga battaglia parlamentare. La legge, quattro anni dopo, fu anche oggetto di un inutile tentativo di abrogazione attraverso il referendum.
Oggi tutto cambia con grande rapidità e questa esigenza, appunto, è stata avvertita anche dal Legislatore, intervenuto con soli tre articoli, ma in maniera assolutamente significativa.
La nuova legge prevede una consistente riduzione del tempo che deve passare fra la separazione e la richiesta per ottenere il divorzio: da tre anni a 6 mesi, se si tratta di una separazione consensuale.
Se non c’è l’accordo delle parti sui termini della separazione, i tempi si allungano a 12 mesi (separazione giudiziale), indipendentemente dalla presenza o meno di figli.
La separazione decorre da quando si compare davanti al Presidente del Tribunale e la norma anticipa anche il momento dello scioglimento della comunione dei beni tra i coniugi al momento in cui il Presidente autorizza i coniugi a vivere separati. Con la vecchia norma, invece, occorreva aspettare il passaggio in giudicato della sentenza di separazione.
La nuova disciplina si applica anche ai procedimenti attualmente in corso. L'ordinanza che autorizza i coniugi a vivere separati sarà comunicata all'ufficio dello stato civile per l'annotazione dello scioglimento della comunione sull'atto di matrimonio.
Dal provvedimento, durante la discussione a Palazzo Madama, era stata stralciata la norma che prevedeva il c.d. "divorzio immediato", vale a dire "senza il periodo di separazione".
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 107 del 11 maggio 2015 è stata pubblicata la legge 6 maggio 2015, recante “disposizioni in materia di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio nonché di comunione tra i coniugi”, il c.d. “divorzio breve”, che entrerà in vigore il prossimo 26 maggio.
La nuova norma, interviene direttamente sulla legge n. 898 del 1970, a suo tempo frutto di una lunga battaglia parlamentare. La legge, quattro anni dopo, fu anche oggetto di un inutile tentativo di abrogazione attraverso il referendum.
Oggi tutto cambia con grande rapidità e questa esigenza, appunto, è stata avvertita anche dal Legislatore, intervenuto con soli tre articoli, ma in maniera assolutamente significativa.
La nuova legge prevede una consistente riduzione del tempo che deve passare fra la separazione e la richiesta per ottenere il divorzio: da tre anni a 6 mesi, se si tratta di una separazione consensuale.
Se non c’è l’accordo delle parti sui termini della separazione, i tempi si allungano a 12 mesi (separazione giudiziale), indipendentemente dalla presenza o meno di figli.
La separazione decorre da quando si compare davanti al Presidente del Tribunale e la norma anticipa anche il momento dello scioglimento della comunione dei beni tra i coniugi al momento in cui il Presidente autorizza i coniugi a vivere separati. Con la vecchia norma, invece, occorreva aspettare il passaggio in giudicato della sentenza di separazione.
La nuova disciplina si applica anche ai procedimenti attualmente in corso. L'ordinanza che autorizza i coniugi a vivere separati sarà comunicata all'ufficio dello stato civile per l'annotazione dello scioglimento della comunione sull'atto di matrimonio.
Dal provvedimento, durante la discussione a Palazzo Madama, era stata stralciata la norma che prevedeva il c.d. "divorzio immediato", vale a dire "senza il periodo di separazione".
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