venerdì 10 aprile 2015

Anche la Guardia Di Finanza potrà accedere al 730/2015 pre compilato


Con provvedimento dell’8 aprile 2015 viene integrato il Provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 23 febbraio 2015, concernente l’accesso alla dichiarazione 730 precompilata da parte del contribuente e degli altri soggetti autorizzati.
In particolare si integra proprio nella parte riguardante le tipologie di contribuenti che possono accedere all’area riservata del sito delle Entrate attraverso credenziali diverse da quelle previste per i servizi telematici dell’Agenzia, estendendo l’accesso in “modalità federata” a chi appartiene al Corpo della Guardia di Finanza.
Le credenziali saranno rilasciate dal Corpo della Guardia di Finanze per l’accesso alla propria intranet.

La Guardia di Finanza potrà quindi accedere allo stesso modo del contribuente e degli altri soggetti da quest’ultimo specificatamente delegati per visualizzare:
a) la dichiarazione dei redditi precompilata;
b) l’elenco delle informazioni attinenti alla dichiarazione 730 precompilata disponibili presso l’Agenzia delle Entrate, con distinta indicazione dei dati inseriti e non inseriti nella dichiarazione 730 precompilata stessa e relative fonti informative (allegato 1).

Nel Provvedimento, il Direttore Rossella Orlandi, in base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito dello stesso provvedimento, specificatamente dispone che:
“1. Gli appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza possono accedere direttamente ai documenti di cui al punto 3.1 del provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 23 febbraio 2015 n. 2015/25992, concernente l’accesso alla dichiarazione 730 precompilata da parte del contribuente e degli altri soggetti autorizzati, tramite le credenziali di accesso alla rete intranet del Corpo.
2. Il Garante per la protezione dei dati personali è stato consultato all’atto della predisposizione del presente provvedimento così come previsto dall’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175. Il Garante si è espresso con il provvedimento n.194 del 2 aprile 2015”.

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