Sanzioni previste nei casi di omessa, tardiva, o errata presentazione della Certificazione Unica


In caso di omessa, tardiva, o errata presentazione della Certificazione Unica, è prevista la sanzione di 100 Euro, senza possibilità di poter applicare il cumulo giuridico in caso di violazioni plurime, previsto dall'art. 12 del D.lgs. 472/97. Questo significa che se un sostituto invia tardivamente 10 certificazioni, sarà applicata la sanzione di 1.000 Euro.

In caso di errata certificazione, l'unico modo per non essere soggetti a sanzione, è trasmettere la certificazione corretta entro i 5 giorni successivi alla scadenza del 7 marzo (quindi generalmente entro il 12 marzo). Si ricorda che secondo quanto affermato dall'Agenzia delle Entrate in occasione di Telefisco, è preclusa la possibilità di utilizzare il ravvedimento operoso in quanto il tempo intercorrente tra l'invio delle certificazioni e l'utilizzo delle stesse per la predisposizione della dichiarazione precompilata non è compatibile con i tempi previsti per il ravvedimento.

Se le certificazioni inviate entro la scadenza sono scartate dal sistema telematico dell'Agenzia delle Entrate, esse sono considerate tempestive purché siano ritrasmesse entro i 5 giorni lavorativi successivi alla data contenuta nella comunicazione che attesta il motivo dello scarto.

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