Spese telefoniche del cellulare dei professionisti e imprese: le deduzioni che ti riguardano!
La percentuale di deduzione delle spese telefoniche dal reddito imponibile Ires e Irap ma anche dall’Irpef dei professionisti titolari di partita Iva comì come per le imprese o società è stato modificato con la finanziaria del 2007 che ha introdotto una percentuale forfettaria di deduzione e che qui si affronta per verificare quali siano tra gli abbonamenti, i piani tariffari, i pacchetti all inclusive, quelli effettivamente deducibili ed in che misura.
Quanto posso detrarre a titolo di spese telefoniche e costi cellulare dal reddito irpef o ires e irap
Sia per le società persone giuridiche che pagano l’Ires, sia per la deduzione irpef dei liberi professionisti (con tutte le implicazione sull’uso promiscuo del caso) posso portarmi in detrazione un importo forfettario pari all’80% del costo sostenuto o di competenza dell’esercizio. Fatto 100 il costo la deduzione sarà pari ad 80 a cui si andrà eventualmente a sommare l’iva considerata indetraibile che ormai saprete che diviene un costo deducibile: pertanto supponiamo avete il 50% di Iva indetraibile fatto 100 il costo iniziale più IVA del 20%, la deduzione finale sarà pari a (100+50% di 20)*80 = 88 e non 100 proprio in virtù di quanto detto. Resta pertanto importante confrontare anche la percentuale di detrazione Iva per verificare l’effettiva deducibilità delle spese del telefono (o dei telefoni).
Quali spese telefoniche posso portare in deduzione dal reddito
Molti pensano siano solo quelle relativi alle spese di rete fissa o ai contratti business ma in realtà non è così in quanto è necessario verificare la titolarità dell’abbonamento al soggetto e l’effettivo esborso mediante estratto di conto corrente bancario. Vi invito anche a leggere la circolare 47 del 2008 che fa chiarezza sull’argomento alla luce della finanziaria del 2007. La stessa percentuale si applicherà pertanto a tutte le spese sostenute afferenti i telefonini e quindi per tutte le spese di impiego e manutenzione, per i relativi ammortamenti, per i canoni di leasing delle apparecchiature acquistate in leasing o addirittura in noleggio. Lo stesso trattamento sarà applicabile anche al traffico telefonico rappresentato dalle carte prepagate comprovandone l’acquisto o con la fattura rilasciata dal rivenditore o con qualsiasi documento che ne comprovi l’acquisto e la titolarità. La circolare 47 del 2008 ha inoltre chiarito che anche in presenza di schede telefoniche prepagate è importante e rilevante ai fini della deduzione comprovare l’effettivo titolare della scheda e l’uscita di banca mediante estratto conto bancario, sempre tenendo a mente le diverse % di deduzione.
Dal punto di vista dell’Iva qualora il telefono sia ad utilizzo esclusivamente aziendale la detrazione Iva sarà consentita nella misura del 100%. Sulle schede telefoniche vi ricordo che l’Iva è assolta a monte si dice per cui non sarà effettuare lo scorporo dell’Iva come se si trattasse di un costo documentato da sheda carburante.
Anche eventuali software che vi sono serviti per far funzioanare il telefono o lo smart phone saranno interessati dalla deducibilità del costo e dalla detrazione Iva.
Ammortamento Impianti telefonia e spese telefoniche
Oltre a questo abbiamo anche la deduzione Irpef o Ires degli apparecchi validi per la connessione internet o ADSL, router, modem o fibra ottica solo che in questi casi, se spesati nell’esercizio ossia se dedotti tutti in un’unica soluzione avranno questo impatto mentre se saranno capitalizzati, come per esempio un’impianto si dovrà fare riferimento ogni anno alla sua quota di ammortamento e su questa calcolare l’80%.
Deducibilità delle ricariche telefoniche
Anche le ricariche telefoniche sono deducibili dal reddito di lavoro autonomo come di impresa a patto che vi sia l’inerenza del costo e alla tracciabilità del costo così come chiarito dalla circolare numero 47 del 2008 dell’agenzia delle entrate. Consiglio qudini di acquistare sempre tramite home banking per poter in futuro dimostrare di aver acquistato la scheda telefonica.
Deducibili tutti i costi relativi alle spese telefoniche quindi come anche impianti, router, adsl fibra ottica e simili
La Finanziaria 2007 (Legge 296/2006) ha modificato la percentuale di deducibilità della spesa telefonica (agendo sugli articoli 54 e 102 del Tuir rispettivamente per il reddito prodotto dai lavori autonomi e per il reddito prodotto dalle imprese) innalzandola percentuale fino all’80% del costo sostenuto per i telefoni cellulari (servizio radiomobile pubblico terrestre-articolo 1, comma 1, lettere g, del Codice delle comunicazioni, Dlgs 259/2003).
Altro discorso invece riguarderà la detrazione Iva di tali costi che vederemo seguirà altri criteri di detraibilità anche se laddove soddisfino l’inerenza del costo sono da considerarsi detraibili
Quanto posso detrarre a titolo di spese telefoniche e costi cellulare dal reddito irpef o ires e irap
Sia per le società persone giuridiche che pagano l’Ires, sia per la deduzione irpef dei liberi professionisti (con tutte le implicazione sull’uso promiscuo del caso) posso portarmi in detrazione un importo forfettario pari all’80% del costo sostenuto o di competenza dell’esercizio. Fatto 100 il costo la deduzione sarà pari ad 80 a cui si andrà eventualmente a sommare l’iva considerata indetraibile che ormai saprete che diviene un costo deducibile: pertanto supponiamo avete il 50% di Iva indetraibile fatto 100 il costo iniziale più IVA del 20%, la deduzione finale sarà pari a (100+50% di 20)*80 = 88 e non 100 proprio in virtù di quanto detto. Resta pertanto importante confrontare anche la percentuale di detrazione Iva per verificare l’effettiva deducibilità delle spese del telefono (o dei telefoni).
Quali spese telefoniche posso portare in deduzione dal reddito
Molti pensano siano solo quelle relativi alle spese di rete fissa o ai contratti business ma in realtà non è così in quanto è necessario verificare la titolarità dell’abbonamento al soggetto e l’effettivo esborso mediante estratto di conto corrente bancario. Vi invito anche a leggere la circolare 47 del 2008 che fa chiarezza sull’argomento alla luce della finanziaria del 2007. La stessa percentuale si applicherà pertanto a tutte le spese sostenute afferenti i telefonini e quindi per tutte le spese di impiego e manutenzione, per i relativi ammortamenti, per i canoni di leasing delle apparecchiature acquistate in leasing o addirittura in noleggio. Lo stesso trattamento sarà applicabile anche al traffico telefonico rappresentato dalle carte prepagate comprovandone l’acquisto o con la fattura rilasciata dal rivenditore o con qualsiasi documento che ne comprovi l’acquisto e la titolarità. La circolare 47 del 2008 ha inoltre chiarito che anche in presenza di schede telefoniche prepagate è importante e rilevante ai fini della deduzione comprovare l’effettivo titolare della scheda e l’uscita di banca mediante estratto conto bancario, sempre tenendo a mente le diverse % di deduzione.
Dal punto di vista dell’Iva qualora il telefono sia ad utilizzo esclusivamente aziendale la detrazione Iva sarà consentita nella misura del 100%. Sulle schede telefoniche vi ricordo che l’Iva è assolta a monte si dice per cui non sarà effettuare lo scorporo dell’Iva come se si trattasse di un costo documentato da sheda carburante.
Anche eventuali software che vi sono serviti per far funzioanare il telefono o lo smart phone saranno interessati dalla deducibilità del costo e dalla detrazione Iva.
Ammortamento Impianti telefonia e spese telefoniche
Oltre a questo abbiamo anche la deduzione Irpef o Ires degli apparecchi validi per la connessione internet o ADSL, router, modem o fibra ottica solo che in questi casi, se spesati nell’esercizio ossia se dedotti tutti in un’unica soluzione avranno questo impatto mentre se saranno capitalizzati, come per esempio un’impianto si dovrà fare riferimento ogni anno alla sua quota di ammortamento e su questa calcolare l’80%.
Deducibilità delle ricariche telefoniche
Anche le ricariche telefoniche sono deducibili dal reddito di lavoro autonomo come di impresa a patto che vi sia l’inerenza del costo e alla tracciabilità del costo così come chiarito dalla circolare numero 47 del 2008 dell’agenzia delle entrate. Consiglio qudini di acquistare sempre tramite home banking per poter in futuro dimostrare di aver acquistato la scheda telefonica.
Deducibili tutti i costi relativi alle spese telefoniche quindi come anche impianti, router, adsl fibra ottica e simili
La Finanziaria 2007 (Legge 296/2006) ha modificato la percentuale di deducibilità della spesa telefonica (agendo sugli articoli 54 e 102 del Tuir rispettivamente per il reddito prodotto dai lavori autonomi e per il reddito prodotto dalle imprese) innalzandola percentuale fino all’80% del costo sostenuto per i telefoni cellulari (servizio radiomobile pubblico terrestre-articolo 1, comma 1, lettere g, del Codice delle comunicazioni, Dlgs 259/2003).
Altro discorso invece riguarderà la detrazione Iva di tali costi che vederemo seguirà altri criteri di detraibilità anche se laddove soddisfino l’inerenza del costo sono da considerarsi detraibili
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