giovedì 12 giugno 2014

Chiudono le scuole, aprono i cantieri: a luglio 7mila interventi Manutenzione straordinaria e ripristino degli impianti: i lavori alleggeriranno il quadro negativo del Censis sul patrimonio scolastico

Chiudono le scuole, aprono i cantieri: a luglio 7mila interventi

Come annunciato dal sottosegretario all'Istruzione con delega all'edilizia scolastica, Roberto Reggi, in estate saranno eseguiti 2.700 lavori di manutenzione straordinaria grazie alla riprogrammazione di risorse su graduatorie esistenti, per un investimento di 400 milioni di euro. A luglio partiranno, in tutto, circa 7 mila interventi, che riguarderanno anche il decoro e il ripristino funzionale, come tinteggiature, riparazione di impianti idraulici ed elettrici, sistemazione di aree verdi, serramenti e vetri rotti.

Roberto Reggi ha infine reso noto che in estate, grazie allo sblocco del patto di stabilità, potranno essere avviati altri 1.266 interventi di ristrutturazione o nuova costruzione, per un valore medio di un milione di euro ciascuno e un investimento complessivo di oltre un miliardo e duecento milioni.

I dati sono stati diffusi dal sottosegretario Reggi come risposta al quadro negativo tracciato a fine maggio dal Centro Studi Investimenti Sociali (Censis).

Degli oltre 41 mila edifici scolastici statali, il Censis ha stimato che in 24 mila gli impianti elettrici, idraulici e termici non funzionano, sono insufficienti o non a norma. In 9 mila strutture gli intonaci cadono a pezzi, mentre in 7200 edifici occorrerebbe rifare tetti e coperture. Sono inoltre 3.600 le scuole che necessitano di interventi sulle strutture portanti e 2 mila quelle che espongono 342 mila studenti al rischio amianto. Solo un quarto degli stabili è stato costruito dopo il 1980. Più del 15% è stato realizzato prima del 1945, altrettanti tra il 1945 e il 1960, mentre il 44% risale all'epoca 1961-1980.

A peggiorare la situazione, ha rilevato il Censis, c’è il giudizio negativo dei dirigenti scolastici sugli interventi effettuati, spesso considerati scadenti e inadeguati, ma anche la lentezza e la complessità delle procedure registrate in passato. Sulla base delle risorse stanziate e dei ritardi di spesa accumulati, alla fine del 2013 il Ministero delle infrastrutture stimava infatti in 110 anni il tempo necessario per mettere in sicurezza tutti gli edifici scolastici italiani.

Gli interventi straordinari che via via sono stati programmati dopo il crollo della scuola di San Giuliano hanno mobilitato poco meno di 2 miliardi di euro rispetto a un fabbisogno stimato di 13 miliardi. Dei 500 milioni di euro attivati con le delibere Cipe del 2004 e del 2006, a metà del 2013 ne erano stati utilizzati 143 milioni, relativi a 527 interventi sui 1.659 previsti. Per gli stanziamenti successivi, tutti i progetti sono ancora in attuazione o addirittura in fase di istruttoria. I fondi strutturali hanno invece dato più risultati. Il Programma operativo 2007-2013 gestito dal Miur e relativo al Fesr in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, ha assegnato più di 220 milioni di euro a 541 scuole.

A detta del Censis, le procedure potrebbero essere accelerate non solo dotando le scuole di un budget specifico, ma anche semplificando le procedure per l'affidamento dei lavori.

Vanno in questa direzione le recenti iniziative del Governo, come il censimento degli edifici da riqualificare, promosso dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e l’introduzione di una serie di deroghe alle norme sul permesso di costruire e al Codice Appalti per velocizzare l’aggiudicazione e la realizzazione degli interventi.

Ma non solo, perché, come ricordato dal Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, durante un question time alla Camera, sono stati assegnati a 602 progetti di riqualificazione e messa in sicurezza i 150 milioni di euro del Decreto del fare. Considerando che in Puglia e Campania le graduatorie sono state impugnate, creando dei ritardi, si dovrebbe arrivare a circa 670 interventi appaltati.

Ricordiamo infine che recentemente il Miur ha assegnato 36 milioni a ventisette enti locali per rigenerare strutture obsolete o costruire nuovi edifici secondo i nuovi modelli di spazi di apprendimento e che è stato infine annunciato lo stanziamento di 350 milioni per gli interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici, con priorità per le scuole.

Edilportale

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