Contributi a fondo perduto per la tutela della fascia costiera delle zone di pesca.
Il bando si pone l’obiettivo di rendere maggiormente competitiva la “zona di pesca” comprendente i Comuni di Bagnara Calabra, Gioia Tauro, Palmi, San Ferdinando, Scilla, Seminara e frazione Cannitello di Villa San Giovanni, puntando alla valorizzazione integrata delle risorse ittiche, turistiche, agro-alimentari, artigianali e naturalistico – ambientali del territorio.
Rientrano in questa misura le azioni finalizzate alla tutela della fascia costiera delle zone di pesca per conservarne l’attrattività, sviluppare le località e le frazioni costiere, i borghi marinari con accentuata presenza di attività di pesca e acquacoltura. Preservare e migliorare il patrimonio naturale e architettonico. Recuperare il potenziale produttivo del settore ittico se danneggiato da calamità naturali.
La strategia di progetto è di intervenire con la riqualificazione puntuale dei lungomari. Si propone, a titolo non esaustivo, la realizzazione di pergole, sistemi di sedute conviviali, piantumazione di alberature, qualificazione di discese a mare con percorsi in tavolato di legno (da collocare in estate e rimuovere nei mesi invernali), sostituzione di parte delle pavimentazioni.
Le spese ritenute ammissibili riguardano:
- piccole opere murarie e di impiantistica strettamente inerenti:
- acquisto di macchinari e attrezzature di stretta pertinenza degli impianti di trasformazione o di commercializzazione di aziende danneggiate da calamità naturali o industriali;
Rientrano in questa misura le azioni finalizzate alla tutela della fascia costiera delle zone di pesca per conservarne l’attrattività, sviluppare le località e le frazioni costiere, i borghi marinari con accentuata presenza di attività di pesca e acquacoltura. Preservare e migliorare il patrimonio naturale e architettonico. Recuperare il potenziale produttivo del settore ittico se danneggiato da calamità naturali.
La strategia di progetto è di intervenire con la riqualificazione puntuale dei lungomari. Si propone, a titolo non esaustivo, la realizzazione di pergole, sistemi di sedute conviviali, piantumazione di alberature, qualificazione di discese a mare con percorsi in tavolato di legno (da collocare in estate e rimuovere nei mesi invernali), sostituzione di parte delle pavimentazioni.
Le spese ritenute ammissibili riguardano:
- piccole opere murarie e di impiantistica strettamente inerenti:
- al recupero, riconversione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e/o privato;
- alla realizzazione e/o al recupero delle vie di accesso e di sosta per le imbarcazioni da pesca;
- al recupero degli spazi di territori terrestri prospicienti il mare spazi da destinarsi ad attività sportive e per il tempo libero;
- al recupero e valorizzazione di fabbricati al fine di destinarli a Centri Visita e Strutture museali;
- al recupero e valorizzazione della sentieristica, delle aree costiere e degli spazi di territori terrestri prospicienti il mare;
- acquisto di macchinari e attrezzature di stretta pertinenza degli impianti di trasformazione o di commercializzazione di aziende danneggiate da calamità naturali o industriali;
- Spese generali
Le spese generali sono ammissibili al contributo fino ad un massimo del 10% del totale delle spese
effettivamente erogate, al netto delle spese generali. Rientrano tra le spese generali:
- le spese bancarie, per la tenuta di un conto corrente dedicato;
- le spese per garanzie fidejussorie;
- le spese progettuali;
- le spese tecniche;
- le spese per la realizzazione delle targhe esplicative finalizzate alla pubblicità dell’intervento, previste dall’art. 32 Reg. CE 498/2007,
- compenso al collaudatore tecnico amministrativo individuato dall’Amministrazione regionale.
L’importo massimo del contributo totale ammissibile per singola domanda, comprensivo delle spese generali, non può superare il limite di 50.000,00 Euro.
Gli investimenti ammessi possono fruire di un contributo pubblico pari al 60% della spesa totale
ammessa e la partecipazione del beneficiario è pari al 40% se il soggetto beneficiario è un soggetto privato. In caso di ente pubblico, il finanziamento potrà coprire il 100% della spesa.
La domanda di ammissione al contributo, in originale e in carta semplice in tre copie, contenente
l’elencazione dei documenti prodotti, deve essere inviata entro il 17 aprile 2014.
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