martedì 26 novembre 2013

Sugli immobili arriva la Iuc, esenti le prime case


Governo e maggioranza hanno raggiunto l'intesa sulla nuova tassazione degli immobili.
Nel DDL Stabilità al posto della Trise, che scompare prima di venire alla luce, arriva la Iuc, l'imposta unica comunale che andrà a sostituire l'Imu a partire dal prossimo anno.

L'emendamento dei relatori al DDL stabilità che sarà depositato in commissione Bilancio del Senato prevede l'esenzione della prima casa, a esclusione delle case di lusso.

Non si applicherà alla prima casa e l'aliquota massima sarà del 10,6 per mille. E porterà in dote ai sindaci italiani ulteriori 500 milioni da destinare alle detrazioni sulle abitazioni principali soprattutto per le famiglie più deboli. È questo il contenuto dell'emendamento dei relatori del ddl Stabilità, depositato in commissione bilancio al Senato.

Si lavora ancora per trovare le risorse per coprire la deducibilità della vecchia Imu e della nuova Iuc da parte delle imprese - deducibilità ai fini Ires e Irpef nella misura del 30%, contro il 20% previsto dal governo con il disegno di legge di stabilità. Nessuna modifica invece alle aliquote della componente servizi (Tasi), l'1 per mille a regime e del 2,5 per mille per l'anno d'imposta 2014.

Come la Trise, la tassa sui rifiuti e sui servizi indivisibili, la Iuc avrà tre anime: Imu, Tasi e Tari. Legnini ha spiegato che sulle case diverse dall'abitazione principale la somma delle aliquote Imu e Tasi non potrà superare il 10,6 per mille, contro l'11,6 previsto dalla Trise. "Abbiamo rispettato l'impegno di una riduzione generale delle imposte sulla casa", ha ribadito anche il relatore del Pd, Giorgio Santini.

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