Sapete quanto costa a noi contribuenti una cartella targata EQUITALIA?
C’è qualcosa di importante che il contribuente deve sapere quando riceve un avviso bonario di pagamento da parte del fisco e da cui potrebbe dipendere un enorme risparmio. Nell’era in cui tutto viene pagato a rate, anche lo Stato fa la sua parte e, bisogna dirlo, non senza guadagni. Perché, quella che viene passata come una opportunità in favore del contribuente – attendere cioè che, dopo la notifica dell’avviso bonario, arrivi la cartella di Equitalia e poi chiedere la dilazione del pagamento in 72 rate (nei casi eccezionali, fino a 120) – non è sempre la scelta migliore.
Facciamo un passo indietro.

Quando arriva una cartella esattoriale da parte di Equitalia, per il mancato versamento delle imposte erariali, nella maggior parte dei casi ciò dipende da: – omesso o ritardato versamento di imposte dichiarate, a cui sono seguiti gli avvisi bonari ignorati dal contribuente; – accertamenti di maggiori imposte, divenuti definitivi o in corso di contenzioso.
Nell’ipotesi di “omesso o ritardato versamento”, il contribuente riceve prima, però, un avviso bonario da parte dell’Agenzia delle Entrate, con cui gli si consente di sanare l’irregolarità se il contribuente accetta, paga una sanzione pari solo al 10% dell’imposta non versata o ritardata. Inoltre, il pagamento della somma può essere dilazionato fino a 20 rate trimestrali.
Si tratta di una scelta che, numeri alla mano, è sicuramente più conveniente rispetto a quella – spesso invece consigliata – di attendere la cartella esattoriale per poi chiedere la rateizzazione. Infatti, se si paga già al momento dell’avviso bonario: – le sanzioni sono pari al 10% e non al 30% come con la cartella; – non si paga l’aggio della riscossione ad Equitalia; – gli interessi sono inferiori (perché non si è atteso a lungo per pagare).
A conti fatti, il risparmio si aggira intorno al 40-50%.
Dunque, il contribuente che voglia ottenere una rateizzazione più lunga (le 72 rate anziché le 20 trimestrali) e, quindi, preferisce attendere la cartella di Equitalia, deve sapere che ciò gli comporterà un aggravio pari a quasi la metà in più delle somme dovute.
Per rispettare una logica più perequativa lo Stato dovrebbe consentire gli stessi lunghi termini di rateizzazione anche a chi, diligentemente, intenda pagare già al momento dell’avviso bonario e non invece aspettare la cartella esattoriale.
In definitiva: nel caso di omesso o ritardato pagamento delle imposte dichiarate, pagare al momento dell’avviso bonario consente un risparmio di quasi il 50%, con una sanzione solo del 10% e una rateizzazione fino a 20 rate trimestrali.
Facciamo un passo indietro.
Quando arriva una cartella esattoriale da parte di Equitalia, per il mancato versamento delle imposte erariali, nella maggior parte dei casi ciò dipende da: – omesso o ritardato versamento di imposte dichiarate, a cui sono seguiti gli avvisi bonari ignorati dal contribuente; – accertamenti di maggiori imposte, divenuti definitivi o in corso di contenzioso.
Nell’ipotesi di “omesso o ritardato versamento”, il contribuente riceve prima, però, un avviso bonario da parte dell’Agenzia delle Entrate, con cui gli si consente di sanare l’irregolarità se il contribuente accetta, paga una sanzione pari solo al 10% dell’imposta non versata o ritardata. Inoltre, il pagamento della somma può essere dilazionato fino a 20 rate trimestrali.
Si tratta di una scelta che, numeri alla mano, è sicuramente più conveniente rispetto a quella – spesso invece consigliata – di attendere la cartella esattoriale per poi chiedere la rateizzazione. Infatti, se si paga già al momento dell’avviso bonario: – le sanzioni sono pari al 10% e non al 30% come con la cartella; – non si paga l’aggio della riscossione ad Equitalia; – gli interessi sono inferiori (perché non si è atteso a lungo per pagare).
Dunque, il contribuente che voglia ottenere una rateizzazione più lunga (le 72 rate anziché le 20 trimestrali) e, quindi, preferisce attendere la cartella di Equitalia, deve sapere che ciò gli comporterà un aggravio pari a quasi la metà in più delle somme dovute.
Per rispettare una logica più perequativa lo Stato dovrebbe consentire gli stessi lunghi termini di rateizzazione anche a chi, diligentemente, intenda pagare già al momento dell’avviso bonario e non invece aspettare la cartella esattoriale.
In definitiva: nel caso di omesso o ritardato pagamento delle imposte dichiarate, pagare al momento dell’avviso bonario consente un risparmio di quasi il 50%, con una sanzione solo del 10% e una rateizzazione fino a 20 rate trimestrali.
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