Bollette, conti correnti e casa: cosa cambia con la manovra
Trasferire il proprio conto corrente da una banca all'altra dovrà essere completamente gratuito. Lo stabilisce il disegno di legge collegato alla Stabilità che è stato affrontato nel preconsiglio dei ministri del 7 novembre e che prevede pure la misura taglia-bollette relativa agli incentivi sulle rinnovabili di cui si parla da tempo.
NIENTE COSTI SUI TRASFERIMENTI C/C. Il progetto di legge, composto da 16 articoli, porta il nome di "Ddl concernente disposizioni in materia di sviluppo economico e semplificazione" rafforza quanto già disposto dal decreto Bersani in materia di trasferimento di un conto corrente bancario, che deve avvenire "senza spese aggiuntive di qualsiasi origine e natura" a carico del cliente, escludendo inoltre costi di produzione e invio dell'ultimo estratto conto.
Nel testo sono fissati tempi ristretti per lo scambio di informazioni fra le due banche e per l'attivazione degli ordini periodici di pagamento sul nuovo conto. Le nuove disposizioni si applicheranno sia a persone fisiche che alle micro, piccole e medie imprese e prevedono che il diritto di estinzione del conto corrente sancito dal testo unico bancario sia inoltre esteso anche a quei conti correnti per i quelli "è stato pattuito un termine a favore della banca creditrice".
NORMA TAGLIA BOLLETTE. La bozza prevede che il Gse ricorra a una raccolta di risorse sul mercato finanziario che consentirebbe di spalmare gli incentivi riducendone il peso nei prossimi anni e incrementandolo nel lungo termine. "Ipotizzando che si ricorra al mercato finanziario per 2 miliardi l'anno si potrebbe ottenere una riduzione del peso degli oneri sulle tariffe del 15-20% negli stessi anni", spiega la relazione illustrativa.
PIANO ANNUALE PER L'INDUSTRIA. Entro il 30 giugno di ogni anno il Governo dovrà presentare un "programma nazionale di politica industriale", che porterà la firma del ministro dello Sviluppo, punterà alla crescita industriale e avrà come oggetto interventi di agevolazione fiscale, di promozione di strumenti finanziari e di accesso al credito, di incentivazione alle imprese, di investimento in infrastrutture, di domanda pubblica innovativa e di natura regolamentare.
CRISI DELL'EDITORIA. È previsto un pacchetto di norme in larga misura ordinamentali, finalizzata al contrastare la grave crisi del comparto dell'editoria. Tra queste la proroga al 31 dicembre 2016 del sistema delle tariffe postali massime e l'estensione dell'aliquota Iva ridotta dl 10% per i canoni di abbonamento alle testate giornalistiche tematiche in regola con la legge sulla stampa.
CREDITO IMPOSTA ALLA RICERCA. Duecento milioni l'anno per il 2014, 2015, 2016 in credito di imposta a favore delle imprese che investono in ricerca e sviluppo. I soldi arrivano dalla prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari e l'importo massimo annuale per ciascun beneficiario è di 2,5 milioni.
VOUCHER PER DIGITALIZZAZIONE PMI. Le micro, piccole e medie imprese possono accedere a finanziamenti a fondo perduto, tramite voucher di importo non superiore a 10mila euro che potranno anche finanziare la formazione qualificata nel campo ICT. L'ammontare dell'intervento sarà di massimi 200 milioni di euro "nell'ambito della prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali".
La prima casa non è più pignorabile: ecco cosa cambia in tema di riscossioni ed espropri
Che succede se ritardo il pagamento del mutuo?.
Questo la dice lunga su quanta preoccupazione oggi hanno gli italiani su eventuali pignoramenti della loro casa, oggetto di tanti sacrifici e rinunce.
Bene, il decreto del fare ha sancito un nuovo grande divieto “il pignoramento dell'abitazione principale, purché il debitore vi risieda anagraficamente, si tratti di casa non di lusso e con destinazione catastale abitativa e si tratti dell'unico immobile posseduto”.
Il decreto del fare ha elevato a 120mila euro del limite di debito a ruolo oltre il quale è ammesso il pignoramento immobiliare (prima il limite era fissato a 20mila euro) e previsione del decorso di almeno sei mesi dall'iscrizione di ipoteca prima di attivare l'espropriazione immobiliare.
Inoltre, è stato introdotto un nuovo limite di pignorabilità anche sui beni indispensabili all'attività del debitore rappresentato dal quinto del loro valore.
In caso di pignoramento, da oggi, la custodia dei beni è affidata al debitore e il primo incanto non può avvenire prima di 300 giorni. Vale anche la possibilità di far stimare l'immobile pignorato qualora il valore catastale moltiplicato per tre sia manifestamente inadeguato rispetto al valore di mercato.
Per molti questa manovra potrà assomigliare ad un “condono light”, e non rafforzerà la concessione di credito per mutui da parte delle Banche che sono meno tutelate con l'ipoteca, ma se non altro eviterà di ritrovarsi la propria abitazione all'asta giudiziaria per non aver pagato. Per il momento il decreto prevede l'impignorabilità per mancato pagamento delle cartelle Equitalia, e non è specificato se questo varrà anche per i mutui ipotecari, già oggetto di moratoria e sospensione delle rate.
Tuttavia, il governo per evitare che il debito non venga più pagato, ha elevato fino a 120 rate mensili la rateizzazione delle cartelle esattoriali. Questa opzione è esercitabile solo in presenza di aggravamento della situazione del debitore derivante dalla congiuntura economica. Per la concessione del tetto massimo di 10 anni, infatti, verrà adottato un criterio progressivo sulla base del rapporto tra la rata e il reddito mensile del nucleo familiare, per le persone fisiche, tra la rata e il valore della produzione per le imprese.
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