Coop professionali: un protocollo per partire
Firmato accordo tra Ungdcec e Legacoop per sensibilizzazione e costituzione coop. Professionali.
Il protocollo - È stato siglato ieri un protocollo d’intesa tra Legacoop e Ungdcec, sottoscritto dai rispettivi presidenti Giuliano Poletti ed Eleonora Di Vona. Il protocollo, nel dettaglio, si pone come obiettivo l’ampliamento delle attività svolte da Legacoop che sta promuovendo la costituzione di cooperative tra professionisti, ciò ai sensi della Legge n. 183/2011 che ha stabilito che le attività professionali possono essere svolte anche in forma cooperativa. L’Unione nazionale dei giovani dottori commercialisti e degli esperti contabili, in una nota diffusa a margine della stipula del protocollo, ha sottolineato come questo intervento congiunto intenda dare slancio a una cooperazione volta alla diffusione del modello cooperativo tra i giovani iscritti all’Albo dei commercialisti ed esperti contabili, illustrando in maniera chiara ed esaustiva il quadro giuridico delle società cooperative, nonché tutte quelle esperienze imprenditoriali che già sono state avviate proprio nell’ambito delle libere professioni.
L’impegno dell’Unione - Dal canto suo, la leader della sigla sindacale alla quale fanno riferimento i giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, ha dichiarato che “non vi è dubbio che per le piccole realtà avviate da giovani che decidono di mettere insieme le loro competenze professionali la forma cooperativa sia particolarmente interessante, essendo ormai necessario promuovere le aggregazioni nel campo delle professioni per attivare con più efficacia le specializzazione ed offrire sul mercato un servizio professionale più complesso e strutturato. La forma cooperativa, peraltro, meglio di altre forme societarie, visto che nelle cooperative il socio di capitale è necessariamente un mero investitore, garantisce l’assoluta indipendenza dei professionisti. Oltre a questo l’accordo con Legacoop ha, in questo difficile momento dell’economia, anche un valore strategico più ampio, nel senso di una sempre maggiore collaborazione nell’ambito del variegato mondo del lavoro autonomo, poiché riteniamo che oggi ancor più che in passato, anche a livello politico, imprese e professionisti siano portatori di interessi convergenti. Concludo auspicando una collaborazione tecnica, che dovrà diventare una proposta di modifica legislativa, che possa portare al perfezionamento di un modello di società cooperativa di professionisti che tenga conto delle peculiarità dell’attività professionale, al fine di consentire una piena operatività, nonché il pieno godimento dei vantaggi, anche fiscali, di cui le cooperative godono, cosa a nostro avviso necessaria anche per gli altri modelli societari”.
Le vie da percorrere – Chiari sono dunque i propositi che sia l’Unione dei giovani commercialisti sia la Legacoop si sono posti in maniera congiunta. Come conseguirli, quindi? Ebbene, le strategie sono state altresì delineate in occasione della stipula dell’accordo. I due organismi hanno intenzione di promuovere dei modelli di aggregazione che abbiano diverse funzioni, le quali a loro volta confluiranno nell’unico, già esposto, traguardo finale. In sostanza, questo modelli, spiega l’Unione, “oltre a favorire le collaborazioni necessarie per una migliore competizione nel mercato di riferimento, sviluppino processi di specializzazione dei professionisti e di diversificazione dell’offerta professionale, anche attraverso il coinvolgimento di professioni diverse da quelle rappresentate dall’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili”. Oltre a ciò, i due organismi metteranno a disposizione il materiale informativo e forniranno servizi di sostegno ai fini della costituzione di società cooperative tra professionisti su questioni legate, ad esempio, agli atti costitutivi, agli statuti e ai regolamenti tipo. In riferimento ai termini del protocollo d’intesa è intervenuto anche il presidente di Legacoop, Giuliano Poletti, dichiarando che con il presente accordo “confermiamo la nostra attenzione ai giovani professionisti, ai quali proponiamo l’opportunità di scegliere la società cooperativa per svolgere la loro attività in forma societaria. Crediamo, infatti, che la cooperativa sia uno dei modelli più adeguati a questo scopo, per le sue peculiarità come il voto pro-capite disgiunto dal minore o maggiore possesso di azioni sociali, l’impegno personale del socio, la modesta rilevanza dei soci di capitale nelle scelte gestionali, il perseguimento dello scopo mutualistico: la persona, la soddisfazione dei suoi bisogni e delle sue aspettative sono l’obiettivo principale della cooperativa”.
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