mercoledì 25 novembre 2020

Una volta si giocava a "strega comanda colore" adesso "Conte cambia colore" eheheheh


Buone notizie sull’emergenza Covid in Italia. Gli ultimi dati potrebbero spingere il Governo a far cambiare colore alle zone rosse e arancioni dal 27 novembre. L’indice Rt, che calcola sui casi sintomatici la trasmissibilità del coronavirus, è sceso a 1,18. L’ultimo monitoraggio sull’andamento dell’epidemia dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute rileva nella maggior parte delle regioni e delle province autonome italiane valori medi compresi tra 1 e 1,25. In alcuni territori, dopo i picchi registrati nell’ultimo periodo, è inferiore alla soglia critica di 1. Si tratta di Lazio, con Rt a 0,9, Liguria, con Rt a 0,92, e Sardegna, con Rt a 0,84. L’indice di trasmissibilità è ancora alto in Basilicata, a 1,54, e in Toscana, a 1,44.

Nonostante i numeri positivi che riguardano l’indice Rt, continuano ad aumentare i ricoveri negli ospedali, sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive. Il monitoraggio del 15 novembre di Iss e Ministero della Salute, inoltre, sottolinea l’aumento dell’incidenza del Covid nella popolazione. Nei 14 giorni presi in considerazione si rilevano infatti 732,6 contagi ogni 100 mila abitanti, in aumento rispetto al periodo precedente, in cui si osservavano 648,3 contagi ogni 100 mila abitanti.

Regioni: chi potrebbe passare dalla zona rossa a quella arancione

La situazione a livello nazionale appare dunque molto frammentata. Da un lato i riflettori sono puntati su Puglia, Basilicata e Sicilia, che potrebbero entrare in zona rossa, raggiungendo l’Abruzzo. Dall’altro si attende il 27 novembre per le nuove decisioni dell’esecutivo. I governatori di Lombardia e Piemonte potrebbero richiedere al Ministero della Salute di alleggerire la stretta per entrare in zona arancione, e altri territori potrebbero diventare gialli.

Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, ha dichiarato: “Se i numeri dovessero continuare a essere positivi, dal 27 novembre potremo chiedere di essere trasferiti in zona arancione, ma l’errore che possiamo commettere è che finite le restrizioni si ricominci a vivere come se il coronavirus fosse scomparso. Quindi, fino a quella data la Lombardia resta in fascia rossa. Ma, al di là del colore, la grande differenza è fatta dal rispetto individuale delle regole”.


Si potrebbe assistere inoltre a suddivisioni interne alle regioni, con province e comuni di diverso colore. Giuseppe Conte ha sottolineato che “il meccanismo che adottiamo è già tarato anche su base provinciale. È possibile differenziare le aree di una medesima regione, così da adottare misure più rigide nelle province a rischio“. Il presidente del Consiglio ha spiegato anche che alcune province potrebbero fare il passaggio a una zona meno a rischio se “non meritano penalizzazioni. È già previsto nel Dpcm. Occorre una richiesta del governatore, fondata su una base scientifica. Il ministro Roberto Speranza poi valuterà”.

Natale: le misure del Governo per negozi, ristoranti, bar e coprifuoco

Il Governo potrebbe allentare le limitazioni per le zone gialle proprio il 27 novembre, in vista di un Dpcm che stabilirà il quadro normativo per il Natale e le regole per passare le feste in sicurezza. Al vaglio dell’esecutivo ci sarebbero diverse ipotesi.

In vista dell’acquisto dei regali da mettere sotto l’albero, per non penalizzare ulteriormente i commercianti ed evitare assembramenti, potrebbe essere esteso l’orario di apertura dei negozi fino alle 22, con ingressi contigentati ma più dilatati durante l’arco della giornata.

Per le stesse ragioni, centri commerciali, grandi magazzini e outlet potrebbero riaprire nel fine settimana.

Ristoranti e bar potrebbero riaprire la sera, con il massimo rispetto delle misure anti contagio, come l’obbligo di indossare la mascherina quando non si mangia e il limite di 4 persone allo stesso tavolo.

Con l’estensione degli orari di apertura di negozi e locali, il coprifuoco potrebbe essere posticipato alle 23 o alle 24.

Inoltre, il Governo starebbe valutando permessi speciali per le famiglie separate che si trovano in zona rossa e arancione, per permetterne il ricongiungimento a Natale.

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