Immobile in affitto, chi paga l’Imu?


 È lecito che il contratto di affitto preveda che sia il conduttore a pagare tutte le tasse sull’immobile? Con la sentenza 6882/2019, la Corte di Cassazione ha risposto di sì. Vediamo perché.

Imu sugli immobili in affitto
La controversia è sorta su una clausola del contratto di locazione che prevedeva che al conduttore fosse addossata “ogni tassa, imposta e onere relativo ai beni locati”, tra cui l’Imu. Sulla base di queste considerazioni, un’impresa, che aveva stipulato un contratto di locazione per l’utilizzo di un ufficio, aveva chiesto al locatore la restituzione delle somme versate per il pagamento delle imposte.

Secondo il locatario, la clausola contrastava con l’articolo 1418, comma 1, del Codice Civile, che prevede la nullità dei contratti che vìolano le norme imperative. La norma imperativa in questione è l’articolo 35 della Costituzione, in base al quale “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”.

In sostanza, il locatario sosteneva che il proprietario dell’immobile dovesse pagare l’Imu vista la sua maggiore capacità contributiva.

Imu, Cassazione: può pagarla il locatario
I giudici hanno respinto le richieste del locatario, sostenendo la validità della clausola del contratto.

La clausola, ha spiegato la Cassazione, non prevede che il locatario si obblighi, direttamente verso il Fisco, al pagamento di un’imposta gravante sull’immobile, ma che “si faccia carico, nei confronti del locatore, degli oneri relativi alle imposte.

Non avviene, quindi, un trasferimento della titolarità delle imposte, che invece sarebbe contrario alle norme costituzionali.

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