Case cantoniere, ecco il bando di concessione per le prime 30
Al via il bando per la concessione gratuita di 43 immobili agli under 40. Si tratta della prima gara del progetto “Valore Paese-Cammini e Percorsi” per assegnare 43 immobili pubblici in concessione gratuita per 9 anni a imprese, cooperative e associazioni costituite in prevalenza da under 40.
Fino al prossimo 11 dicembre, su http://www.agenziademanio.it è possibile perciò scaricare il bando unico nazionale, la “Guida al bando” e tutta la documentazione riguardante i 30 immobili di proprietà dello Stato in gara. Contestualmente, e nei prossimi giorni, anche gli altri enti locali coinvolti pubblicheranno sui rispettivi siti istituzionali i bandi dei 13 beni di loro proprietà inseriti nell’iniziativa.
Alberghi, ristoranti, punti di informazione a sostegno degli automobilisti. Questo diventeranno le case cantoniere abbandonate disseminate lungo le strade statali italiane.
È stato presentato ieri il bando di gara per assegnare in concessione le prime 30 case cantoniere, situate sulla rete stradale Anas in Valle d’Aosta, Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Puglia. Scarica la lista
Sono entrate a far parte di questa prima fase del progetto di riqualificazione quelle case che, anche grazie alla collocazione geografica, hanno potenzialità per sviluppare servizi sinergici con i piani di valorizzazione turistico-culturale del territorio.
L’obiettivo del progetto pilota è, infatti, quello di aumentare i servizi al cliente stradale, sviluppando un brand associabile a concetti di autenticità, genuinità e legame con il territorio, con grande attenzione alla sostenibilità ambientale, all’efficienza energetica, alla sicurezza e all’innovazione tecnologica delle infrastrutture.
E ancora: promuovere l’identità territoriale evidenziando le unicità del patrimonio locale. Le nuove attività imprenditoriali saranno lo strumento per far conoscere e apprezzare gli aspetti naturalistici, storici, culturali ed enogastronomici del territorio in cui si trova la casa cantoniera. Un altro aspetto importante del progetto sarà il coinvolgimento nella promozione e nella realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale di altre realtà esistenti sul territorio.
La ristrutturazione dell’immobile sarà a carico di Anas mentre il concessionario avrà il compito di sviluppare le attività imprenditoriali in coerenza con le linee guida del bando, garantendo i servizi di base definiti: pernottamento, bar e ristoro, free Wi-Fi, postazioni di ricarica per i veicoli elettrici e info point di informazione turistica.
Turismo, cultura, accoglienza, ristorazione, ospitalità: sono le tipologie del servizio che le case cantoniere inserite nel progetto pilota dovranno offrire ai clienti su tutto il territorio. Il bando di gara è rivolto a start-up, singoli imprenditori, consorzi, aziende, associazioni, cooperative: ai fini dell’aggiudicazione conterà la capacità di sviluppare un progetto economicamente sostenibile e coerente con le finalità del modello proposto da Anas.
La ristrutturazione dell’immobile è a carico di Anas mentre il concessionario corrisponderà un canone di concessione, oltre ad un contributo variabile in funzione del fatturato generato dall’attività imprenditoriale. I contraenti saranno individuati sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Le concessioni dureranno 10 anni, trascorsi i quali si procederà ad un nuovo bando di gara.
Il bando di gara per la “Concessione della gestione e valorizzazione di trenta Case Cantoniere” è stato pubblicato venerdì 15 luglio 2016 sulla Gazzetta Ufficiale n. 81. Le offerte digitali, corredate dalla documentazione richiesta, dovranno pervenire sul Portale Acquisti di Anas https://acquisti.stradeanas.it, a pena di esclusione, entro le ore 12.00 del 31 ottobre 2016. L’obiettivo è quello di aprire la prima casa cantoniera a giugno 2017.
A tale scopo, un tavolo tecnico composto dai firmatari ha lavorato in questi mesi per definire le modalità per rendere operativo il progetto e lo standard di servizi che ciascuna casa cantoniera dovrà offrire al cliente stradale, assicurando così la massima uniformità alla rete e conservando al tempo stesso un forte elemento identitario.
“Utilizzare la leva del riuso per rigenerare il nostro patrimonio immobiliare - ha dichiarato Roberto Reggi, Direttore dell’Agenzia del Demanio - è un’occasione di sviluppo culturale, sociale ed economico. Su questo fronte sono numerose le iniziative che l’Agenzia del Demanio ha avviato per il recupero dei beni pubblici. Con il progetto delle case cantoniere si apriranno spazi di accoglienza e vivibilità in immobili oggi in disuso, lungo i più suggestivi percorsi religiosi, turistici e naturalistici del nostro Paese”.
“Il Progetto di riqualificazione delle case cantoniere - ha spiegato il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani - rappresenta un modello innovativo di gestione, rispettoso del paesaggio e dell’ambiente, che sviluppa attività di networking e valorizza gli asset immobiliari dell’azienda. Gli interventi di ristrutturazione, per i quali Anas ha previsto un investimento di circa 7,5 milioni di euro in tre anni, a partire da quello in corso, contribuiranno a potenziare il valore del patrimonio aziendale e a preservarlo nel tempo, sostenendo l’identità locale e creando al contempo occupazione, nuova imprenditoria e sviluppo per il territorio”.
Per partecipare alla gara, si legge nella nota dell’Agenzia del demanio, è necessario presentare una proposta che non prevede l’offerta di un canone: la valutazione si baserà unicamente sugli elementi qualitativi del progetto presentato che dovrà essere coerente con la filosofia e le finalità dell’iniziativa. Innanzitutto l’ipotesi di recupero e riuso del bene che dovrà prevedere nuove funzioni in grado di offrire servizi al viaggiatore, oltre che tutelare il carattere storico e identitario dell’immobile e del contesto in cui è inserito.
Come previsto dalla norma, si terrà poi conto delle potenzialità della proposta sia in termini di sviluppo turistico, e relativo beneficio economico e sociale, sia in termini di promozione dello slow travel. Infine, tra i fattori che incideranno sul punteggio della proposta anche la sostenibilità ambientale e le specifiche azioni previste per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente, come ad esempio l’uso di materiali bio-eco compatibili e di tecniche e dispositivi bioclimatici; e l’efficienza energetica quindi le azioni volte alla riduzione dei consumi e all’implementazione di fonti rinnovabili.
Tra i beni in gara alcune Case del Fascio, quella di Ro Ferrarese (Fe) e quella di Vinzaglio (No) ma anche il Convento San Marco a a Sant’Angelo dei Lombardi (AV), Torre Angellara a Salerno; la torre della Bastiglia a Serramazzoni. Tra le case cantoniere quella in località Borgo Grappa (Lt) e i caselli ferroviari ad Altamura (Ba), a Grumo Appula e a Toritto (BA) oltre alla postazione antiaerea presente ad Alghero.
In autunno infine, conclude la nota, è previsto il secondo bando del portafoglio Cammini e Percorsi che sarà dedicato agli immobili di maggior pregio, che per essere riqualificati richiedono investimenti consistenti, da affidare in concessione di valorizzazione fino a 50 anni con un canone di affitto e un progetto sostenibile che ne preveda il recupero e il riuso.
Fino al prossimo 11 dicembre, su http://www.agenziademanio.it è possibile perciò scaricare il bando unico nazionale, la “Guida al bando” e tutta la documentazione riguardante i 30 immobili di proprietà dello Stato in gara. Contestualmente, e nei prossimi giorni, anche gli altri enti locali coinvolti pubblicheranno sui rispettivi siti istituzionali i bandi dei 13 beni di loro proprietà inseriti nell’iniziativa.
Alberghi, ristoranti, punti di informazione a sostegno degli automobilisti. Questo diventeranno le case cantoniere abbandonate disseminate lungo le strade statali italiane.
È stato presentato ieri il bando di gara per assegnare in concessione le prime 30 case cantoniere, situate sulla rete stradale Anas in Valle d’Aosta, Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Puglia. Scarica la lista
Sono entrate a far parte di questa prima fase del progetto di riqualificazione quelle case che, anche grazie alla collocazione geografica, hanno potenzialità per sviluppare servizi sinergici con i piani di valorizzazione turistico-culturale del territorio.
L’obiettivo del progetto pilota è, infatti, quello di aumentare i servizi al cliente stradale, sviluppando un brand associabile a concetti di autenticità, genuinità e legame con il territorio, con grande attenzione alla sostenibilità ambientale, all’efficienza energetica, alla sicurezza e all’innovazione tecnologica delle infrastrutture.
E ancora: promuovere l’identità territoriale evidenziando le unicità del patrimonio locale. Le nuove attività imprenditoriali saranno lo strumento per far conoscere e apprezzare gli aspetti naturalistici, storici, culturali ed enogastronomici del territorio in cui si trova la casa cantoniera. Un altro aspetto importante del progetto sarà il coinvolgimento nella promozione e nella realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale di altre realtà esistenti sul territorio.
La ristrutturazione dell’immobile sarà a carico di Anas mentre il concessionario avrà il compito di sviluppare le attività imprenditoriali in coerenza con le linee guida del bando, garantendo i servizi di base definiti: pernottamento, bar e ristoro, free Wi-Fi, postazioni di ricarica per i veicoli elettrici e info point di informazione turistica.
Turismo, cultura, accoglienza, ristorazione, ospitalità: sono le tipologie del servizio che le case cantoniere inserite nel progetto pilota dovranno offrire ai clienti su tutto il territorio. Il bando di gara è rivolto a start-up, singoli imprenditori, consorzi, aziende, associazioni, cooperative: ai fini dell’aggiudicazione conterà la capacità di sviluppare un progetto economicamente sostenibile e coerente con le finalità del modello proposto da Anas.
La ristrutturazione dell’immobile è a carico di Anas mentre il concessionario corrisponderà un canone di concessione, oltre ad un contributo variabile in funzione del fatturato generato dall’attività imprenditoriale. I contraenti saranno individuati sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Le concessioni dureranno 10 anni, trascorsi i quali si procederà ad un nuovo bando di gara.
Il bando di gara per la “Concessione della gestione e valorizzazione di trenta Case Cantoniere” è stato pubblicato venerdì 15 luglio 2016 sulla Gazzetta Ufficiale n. 81. Le offerte digitali, corredate dalla documentazione richiesta, dovranno pervenire sul Portale Acquisti di Anas https://acquisti.stradeanas.it, a pena di esclusione, entro le ore 12.00 del 31 ottobre 2016. L’obiettivo è quello di aprire la prima casa cantoniera a giugno 2017.
A tale scopo, un tavolo tecnico composto dai firmatari ha lavorato in questi mesi per definire le modalità per rendere operativo il progetto e lo standard di servizi che ciascuna casa cantoniera dovrà offrire al cliente stradale, assicurando così la massima uniformità alla rete e conservando al tempo stesso un forte elemento identitario.
“Utilizzare la leva del riuso per rigenerare il nostro patrimonio immobiliare - ha dichiarato Roberto Reggi, Direttore dell’Agenzia del Demanio - è un’occasione di sviluppo culturale, sociale ed economico. Su questo fronte sono numerose le iniziative che l’Agenzia del Demanio ha avviato per il recupero dei beni pubblici. Con il progetto delle case cantoniere si apriranno spazi di accoglienza e vivibilità in immobili oggi in disuso, lungo i più suggestivi percorsi religiosi, turistici e naturalistici del nostro Paese”.
“Il Progetto di riqualificazione delle case cantoniere - ha spiegato il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani - rappresenta un modello innovativo di gestione, rispettoso del paesaggio e dell’ambiente, che sviluppa attività di networking e valorizza gli asset immobiliari dell’azienda. Gli interventi di ristrutturazione, per i quali Anas ha previsto un investimento di circa 7,5 milioni di euro in tre anni, a partire da quello in corso, contribuiranno a potenziare il valore del patrimonio aziendale e a preservarlo nel tempo, sostenendo l’identità locale e creando al contempo occupazione, nuova imprenditoria e sviluppo per il territorio”.
Per partecipare alla gara, si legge nella nota dell’Agenzia del demanio, è necessario presentare una proposta che non prevede l’offerta di un canone: la valutazione si baserà unicamente sugli elementi qualitativi del progetto presentato che dovrà essere coerente con la filosofia e le finalità dell’iniziativa. Innanzitutto l’ipotesi di recupero e riuso del bene che dovrà prevedere nuove funzioni in grado di offrire servizi al viaggiatore, oltre che tutelare il carattere storico e identitario dell’immobile e del contesto in cui è inserito.
Come previsto dalla norma, si terrà poi conto delle potenzialità della proposta sia in termini di sviluppo turistico, e relativo beneficio economico e sociale, sia in termini di promozione dello slow travel. Infine, tra i fattori che incideranno sul punteggio della proposta anche la sostenibilità ambientale e le specifiche azioni previste per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente, come ad esempio l’uso di materiali bio-eco compatibili e di tecniche e dispositivi bioclimatici; e l’efficienza energetica quindi le azioni volte alla riduzione dei consumi e all’implementazione di fonti rinnovabili.
Tra i beni in gara alcune Case del Fascio, quella di Ro Ferrarese (Fe) e quella di Vinzaglio (No) ma anche il Convento San Marco a a Sant’Angelo dei Lombardi (AV), Torre Angellara a Salerno; la torre della Bastiglia a Serramazzoni. Tra le case cantoniere quella in località Borgo Grappa (Lt) e i caselli ferroviari ad Altamura (Ba), a Grumo Appula e a Toritto (BA) oltre alla postazione antiaerea presente ad Alghero.
In autunno infine, conclude la nota, è previsto il secondo bando del portafoglio Cammini e Percorsi che sarà dedicato agli immobili di maggior pregio, che per essere riqualificati richiedono investimenti consistenti, da affidare in concessione di valorizzazione fino a 50 anni con un canone di affitto e un progetto sostenibile che ne preveda il recupero e il riuso.
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