REGIONE CALABRIA: Contratti di Investimento all'interno dei PISL Avviso Pubblico “Contratti di Investimento per la realizzazione o il potenziamento di micro-filiere produttive locali all’interno dei Progetti Locali di Sviluppo”


Si comunica che con Decreto Dirigenziale n. 9005 del 27.08.2015  pubblicato sul BURC n. 57 del 07.09.2015 - Parte Terza -  è stato approvato l'Avviso Pubblico "Contratti di Investimento per la realizzazione o il potenziamento di micro‐filiere produttive locali all'interno dei Progetti Locali di Sviluppo". Da tale termine decorrono i  termini per la presentazione delle domande di partecipazione.
 L’Avviso è finalizzato a creare e/o rafforzare i micro sistemi e le micro filiere produttive territoriali, individuati e selezionati nell’ambito dei PISL Sistemi Produttivi, attraverso il Contratto di Investimento.
Il Contratto di Investimento deve prevedere la realizzazione di Piani di Sviluppo Interaziendale, proposti da gruppi di imprese dello stesso settore/comparto ovvero di settori/comparti differenti ma che hanno relazioni di cooperazione funzionale e/o in quanto localizzate in specifiche e concentrate aree territoriali e deve riferirsi ad uno specifico Programma Integrato di Investimento articolato in:
Un Piano di Sviluppo Interaziendale, proposto da un Consorzio, Società Consortile, o da aggregazioni di PMI costituite sotto la forma del “contratto di rete”;
Piani di Sviluppo Aziendale, proposti dalle PMI consorziate o facenti parte del contratto di rete.
Non sono ammissibili Programmi Integrati di Investimenti costituiti esclusivamente da Piani di Sviluppo Aziendale.
Ciascun Piano di Sviluppo Aziendale/Interaziendale, promosso dalle imprese partecipanti al Contratto di Investimento e da realizzare nell’ambito di unità produttive, di cui detengono la piena disponibilità, localizzate nei territori dei PISL regionali, deve essere organico e funzionale nonché tecnicamente, economicamente e finanziariamente valido.


Soggetti beneficiari
Possono presentare domanda di agevolazione:
per i Piani di Sviluppo Interaziendale:
1)   i consorzi o le società consortili di imprese,
2)   le reti di PMI costituite sotto la forma del “contratto di rete”, ovvero reti di imprese senza personalità giuridica (Rete‐Contratto) o reti di imprese con personalità giuridica (Rete‐ Soggetto), definite ai sensi dei commi 4‐ter e 4‐quater dell’art. 3 del decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33 e s.m.i., aventi lo scopo di fornire servizi, anche nell'ambito del terziario avanzato, per lo sviluppo e il rafforzamento tecnologico, produttivo, commerciale e gestionale delle imprese aggregate.
per i Piani di Sviluppo Aziendale: le micro, piccole e medie imprese aderenti ai consorzi/società consortili e alle reti di imprese di cui al precedente punto a).


I consorzi, le società consortili di imprese e le altre forme di cui al precedente punto a) devono essere costituiti da almeno 3 imprese. Inoltre, i consorzi, le società consortili di imprese, e le altre forme di cui al precedente punto a) , ove previsto, devono avere un fondo consortile/patrimoniale o un capitale sociale non inferiore a 20.000 euro. La quota di ciascuna impresa non può superare il 35% delle quote o del capitale sociale. Non possono essere distribuiti utili o avanzi di esercizio di ogni genere e sotto qualsiasi forma; tale divieto deve risultare da espressa disposizione dello statuto.


Possono, inoltre, presentare domanda per i Piani di Sviluppo Interaziendale, i consorzi, le società consortili di imprese o i soggetti associati nella forma del contratto di rete, non ancora costituiti, purché al momento di presentazione della Domanda i proponenti si impegnino a formalizzare la costituzione entro la data di sottoscrizione dell’Atto di Adesione e Obbligo.


Possono presentare, altresì, domanda per i Piani di Sviluppo Aziendale anche le costituende PMI, purché al momento di presentazione della Domanda i proponenti si impegnino a formalizzare l’iscrizione al Registro delle Imprese della competente Camera di Commercio entro la data di sottoscrizione dell’Atto di Adesione e Obbligo. In tali casi, all’atto di Adesione e Obbligo occorrerà allegare ricevuta di presentazione della pratica telematica di iscrizione al registro delle imprese ovvero relativa certificazione di iscrizione. In caso di mancata iscrizione, a qualsiasi titolo, incluso il diniego dell’istanza da parte del competente Registro delle imprese, la costituenda PMI decade da ogni beneficio.


I soggetti di cui sopra, non ancora costituiti, dovranno obbligatoriamente costituirsi secondo la forma giuridica dei soggetti costituenti i consorzi/società consortili o le reti proponenti nonché secondo composizione indicata in sede di presentazione della domanda quindi, non sono ammesse variazioni della compagine sociale e/o della forma giuridica fino alla data del decreto di concessione provvisoria delle agevolazioni. Eventuali variazioni, proposte successivamente a tale data, dovranno essere preventivamente autorizzate dall’Amministrazione Regionale.

I territori comunali ammissibili per ciascun PISL sono i seguenti:

PISL Prov. Comuni PISL “L’anima del territorio e le sue forme: la forza della tradizione nell’era della globalizzazione”
– Capofila Provincia di Catanzaro CZ 1. Comune di ALBI 2. Comune di AMATO 3. Comune di ANDALI 4. Comune di ARGUSTO 5. Comune di BADOLATO 6. Comune di BELCASTRO 7. Comune di BOTRICELLO 8. Comune di CARAFFA DI CATANZARO 9. Comune di CARDINALE 10. Comune di CATANZARO 11. Comune di CENADI 12. Comune di CENTRACHE 13. Comune di CERVA 14. Comune di CHIARAVALLE CENTRALE 15. Comune di CORTALE 16. Comune di FEROLETO ANTICO 17. Comune di GAGLIATO 18. Comune di GASPERINA 19. Comune di GIMIGLIANO 20. Comune di GUARDAVALLE 21. Comune di ISCA SULLO IONIO 22. Comune di MAGISANO 23. Comune di MARCEDUSA 24. Comune di MIGLIERINA 25. Comune di MONTAURO 26. Comune di MONTEPAONE 27. Comune di OLIVADI 28. Comune di PALERMITI 8 PISL Prov. Comuni 29. Comune di PETRIZZI 30. Comune di PETRONA’ 31. Comune di PIANOPOLI 32. Comune di SAN PIETRO APOSTOLO 33. Comune di SAN VITO SULLO IONIO 34. Comune di SANTA CATERINA DELLO IONIO 35. Comune di SELLIA 36. Comune di SELLIA MARINA 37. Comune di SERRASTRETTA 38. Comune di SETTINGIANO 39. Comune di SIMERI CRICHI 40. Comune di SOVERIA SIMERI 41. Comune di SQUILLACE 42. Comune di TORRE DI RUGGIERO 43. Comune di VALLEFIORITA 44. Comune di ZAGARISE


PISL “Reventino eccellenze rurali”
– Capofila Comune di Soveria Mannelli (CZ) CZ 1. Comune di CARLOPOLI 2. Comune di CONFLENTI 3. Comune di DECOLLATURA 4. Comune di MARCELLINARA 5. Comune di MARTIRANO 6. Comune di MARTIRANO LOMBARDO 7. Comune di MOTTA SANTA LUCIA 8. Comune di SAN MANGO D’AQUINO 9. Comune di SOVERIA MANNELLI
PISL “LOGOS: LOGistica sOStenibile” – Comune di Castrovillari (CS) CS 1. Comune di ACQUAFORMOSA 2. Comune di ALTOMONTE 3. Comune di CASTROVILLARI 4. Comune di CIVITA 5. Comune di FIRMO 6. Comune di FRASCINETO 7. Comune di LAINO BORGO 8. Comune di LAINO CASTELLO 9. Comune di LUNGRO 10. Comune di MORANO CALABRO 11. Comune di MORMANNO 12. Comune di MOTTAFOLLONE 13. Comune di SAN BASILE 14. Comune di SAN DONATO DI NINEA 15. Comune di SAN LORENZO DEL VALLO 16. Comune di SANT’AGATA DI ESARO 17. Comune di SARACENA 18. Comune di SPEZZANO ALBANESE


PISL “ContrATTO IMPrESA, Contributo all’Azione CS 1. Comune di ACRI 2. Comune di BISIGNANO 9 PISL Prov. Comuni Territoriale per l’Occupazione qualificata e Innovazione nelle Micro e Piccole imprese per un’Economia Sostenibile d’Area vasta” – Capofila Comune di Acri (CS) 3. Comune di SAN COSMO ALBANESE 4. Comune di SAN DEMETRIO CORONE 5. Comune di SAN GIORGIO ALBANESE 6. Comune di SANTA SOFIA D’EPIRO 7. Comune di TARSIA 8. Comune di TERRANOVA DA SIBARI 9. Comune di VACCARIZZO ALBANESE
PISL “BIT – Bioedilizia e Innovazione Tecnologica” – Capofila Comune di Cosenza CS 1. Comune di CASTROLIBERO 2. Comune di COSENZA 3. Comune di LATTARICO 4. Comune di LUZZI 5. Comune di MONTALTO UFFUGO 6. Comune di RENDE 7. Comune di ROSE 8. Comune di ROTA GRECA 9. Comune di SAN BENEDETTO ULLANO 10. Comune di SAN FILI 11. Comune di SAN MARTINO DI FINITA 12. Comune di SAN VINCENZO LA COSTA
PISL “Piano LagoEcosostenibile” - Capofila Comune di Figline Vegliaturo (CS) CS 1. Comune di CELLARA 2. Comune di FIGLINE VEGLIATURO 3. Comune di MANGONE 4. Comune di PATERNO CALABRO 5. Comune di PIANE CRATI 6. Comune di ROGLIANO
PISL “C.ROS.PRO. CoriglianoRossano sistemi produttivi” – Capofila Comune di Rossano (CS) CS 1. Comune di CORIGLIANO CALABRO 2. Comune di ROSSANO
PISL “Innovazione tecnologica: saperi, reti e nuova ruralità” – Capofila Comune di Papasidero (CS) CS 1. Comune di AIETA 2. Comune di ORSOMARSO 3. Comune di PAPASIDERO 4. Comune di PRAIA A MARE 5. Comune di SANTA MARIA DEL CEDRO


PISL “S.I.L.A. Sviluppo Innovazione,Lavoro eAmbiente” – Capofila Comune di Celico (CS) CS 1. Comune di CASOLE BRUZIO 2. Comune di CASTIGLIONE COSENTINO 3. Comune di CELICO 4. Comune di LAPPANO 5. Comune di ROVITO 6. Comune di SAN PIETRO IN GUARANO 7. Comune di SPEZZANO DELLA SILA 8. Comune di SPEZZANO PICCOLO 9. Comune di ZUMPANO


PISL “Percorsi produttivi, nuove opportunità per nuove PMI” – Capofila Provincia di KR 1. Comune di BELVEDERE DI SPINELLO 2. Comune di CARFIZZI 3. Comune di CIRO’ 10 PISL Prov. Comuni Crotone 4. Comune di CIRO’ MARINA 5. Comune di CROTONE 6. Comune di CRUCOLI 7. Comune di CUTRO 8. Comune di ISOLA DI CAPO RIZZUTO 9. Comune di MELISSA 10. Comune di PALLAGORIO 11. Comune di ROCCA DI NETO 12. Comune di SAN MAURO MARCHESATO 13. Comune di SAN NICOLA DELL’ALTO 14. Comune di SCANDALE 15. Comune di STRONGOLI 16. Comune di UMBRIATICO


PISL “Distretti in rete – Energia,Ambiente e Sistemi Produttivi della Bioedilizia, del Legno e dell’Agroalimentare della provincia di Reggio Calabria” – Capofila Provincia di Reggio Calabria RC 1. Comune di GIOIA TAURO 2. Comune di MOLOCHIO 3. Comune di OPPIDO MAMERTINA 4. Comune di REGGIO CALABRIA 5. Comune di SAN FERDINANDO 6. Comune di TAURIANOVA 7. Comune di TERRANOVA SAPPO MINULIO 8. Comune di VARAPODIO
PISL “Artigianato, Gusto e Mestieri nell’area della costa Viola” – Capofila Comune di Bagnara (RC) RC 1. Comune di BAGNARA CALABRA 2. Comune di PALMI 3. Comune di SCILLA 4. Comune di SEMINARA PISL “Monte Poro Serre Vibonesi”Comune di Spilinga (VV) VV 1. Comune di ACQUARO 2. Comune di ARENA 3. Comune di DASA’ 4. Comune di DRAPIA 5. Comune di FRANCICA 6. Comune di GEROCARNE 7. Comune di JOPPOLO 8. Comune di LIMBADI 9. Comune di NICOTERA 10. Comune di PARGHELIA 11. Comune di PIZZONI 12. Comune di RICADI 13. Comune di ROMBIOLO 14. Comune di SAN CALOGERO 15. Comune di SAN COSTANTINO CALABRO 16. Comune di SAN NICOLA DA CRISSA 17. Comune di SORIANELLO 18. Comune di SORIANO CALABRO 19. Comune di SPILINGA 20. Comune di TROPEA 21. Comune di VAZZANO.

Condizioni di ammissibilità dei Soggetti beneficiari

Alla data di presentazione della Domanda di Agevolazione, le PMI di cui al precedente articolo, sia punto a) che b), devono possedere i seguenti requisiti:

essere regolarmente costituite, se ricorre, e iscritte al registro delle imprese e trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in stato di scioglimento o liquidazione e non essendo sottoposte a procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata (solo per le imprese già costituite);
avere una propria unità produttiva nella quale sarà realizzato il programma di investimento nel territorio della Regione Calabria, in particolare nei comuni facenti parte degli ambiti partenariali dei PISL “Sistemi Produttivi” approvati nella Fase I della Progettazione Integrata di Sviluppo Locale, di cui alla DGR 19 ottobre 2012, n. 466, ovvero prevedere di attivarne una a seguito dell’ammissione all’agevolazione;
trovarsi in regime di contabilità ordinaria. Le imprese iscritte all’Albo delle imprese artigiane di cui alla Legge 8 agosto 1985, n. 443 e successive modificazioni sono ammissibili alle agevolazioni anche se operano in regime di contabilità semplificata entro i limiti previsti dalla normativa nazionale vigente;
essere iscritte all’INPS solo per le imprese già esistenti;
essere in regola con il pagamento degli oneri previdenziali e assicurativi;
essere in regola con le normative vigenti in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori;
aver restituito agevolazioni pubbliche godute per le quali è stata disposta la restituzione;
non avere ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti di stato dichiarati illegali e incompatibili dalla Commissione Europea, secondo quanto previsto dall’articolo 1, comma 1223, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. A tal fine le imprese dovranno produrre apposita dichiarazione con le modalità indicate dal DPCM 23 maggio 2007 (per le imprese che optano per le agevolazioni di cui al Reg. (UE) n. 641/2014);
non  trovarsi  nelle  condizione  di  impresa  in  difficoltà  per  come  definito  dal  Reg.  (UE)  n. 651/2014, art. 2, comma 18.


Agevolazioni concedibili: le imprese devono optare per una delle seguenti alternative:
Regolamento  GBER, con le seguenti agevolazioni: - Medie Imprese, sono concesse nella forma di un contributo in conto capitale nella misura massima del 35% - Piccole Imprese,  sono concesse nella forma di un contributo in conto capitale nella misura massima del 45%.
Regolamento (UE) «de minimis», la spesa massima ammissibile è € 214.285 e le agevolazioni sono concesse nella forma di un contributo in conto capitale nella misura massima del 70% delle spese ammissibili, fino all’importo massimo di 150.000 per i Piano di Sviluppo Aziendale/Interaziendale.

 Settori di attività ammissibili:  codici ATECO 2007:
Possono essere ammessi alle agevolazioni esclusivamente i Piani di Sviluppo Interaziendale/Aziendale riferiti agli ambiti ammissibili dalla vigente normativa comunitaria, nazionale e regionale di riferimento e, tenendo conto, per ogni singolo territorio dei 13 PISL “Sistemi Produttivi locali, Distretti Agroalimentari e Distretti rurali”, di quanto indicato dai proponenti nella proposta progettuale e dal Responsabile del modello di gestione del PISL ai sensi dell’art. 4, comma 2 punto b) dell’Accordo di Programmazione negoziata.

In particolare, nel rispetto della normativa comunitaria di disciplina degli aiuti di Stato, le iniziative e gli investimenti ammissibili dovranno riferirsi ai seguenti codici ATECO 2007:

B - ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE;

C - ATTIVITÀ MANIFATTURIERE;

E - FORNITURA   DI   ACQUA;   RETI   FOGNARIE,   ATTIVITÀ   DI   GESTIONE   DEI   RIFIUTI   E RISANAMENTO con esclusione della divisione 36 “RACCOLTA, TRATTAMENTO E FORNITURA DI ACQUA” e della divisione 37 “GESTIONE DELLE RETI FOGNARIE”;

F - COSTRUZIONI;

G - COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI con esclusione:
della divisione 45 “COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO E RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI”;
del gruppo 46.1 “INTERMEDIARI DEL COMMERCIO”;
della divisione 47, ad eccezione dei seguenti gruppi e categorie ammissibili: 47.2 relativa a “COMMERCIO AL DETTAGLIO DI PRODOTTI ALIMENTARI, BEVANDE E TABACCO IN ESERCIZI SPECIALIZZATI” per valorizzazione e commercializzazione di produzione tipiche, ad esclusione di  47.26  non  ammissibile;  la  47.51;  47.52;  47.53;  47.59;  47.6;47.71; 47.72; 47.75.2; 47.76; 47.77; 47.78.1; 47.78.2; 47.78.3; 47.91.1.

H - TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO limitatamente alla gruppo 52.1 “MAGAZZINAGGIO E ATTIVITÀ DI SUPPORTO AI TRASPORTI” e alla classe 52.29 “Altre attività di supporto connesse ai trasporti”;

I - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE limitatamente alla divisione 56 “ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE”;

J - SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE;

M - ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE limitatamente alle divisioni: 70 “ATTIVITÀ DI DIREZIONE AZIENDALE E DI CONSULENZA GESTIONALE”, 71 “ATTIVITÀ DEGLI STUDI DI ARCHITETTURA E D'INGEGNERIA; COLLAUDI ED ANALISI TECNICHE”, 72 “RICERCA SCIENTIFICA E SVILUPPO”, 73 “PUBBLICITÀ E RICERCHE DI MERCATO” e 74 “ALTRE ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE”, tranne le categorie 74.90.1, 74.90.91 e 74.90.99 che sono escluse;

N - NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE limitatamente alla divisione 81 “ATTIVITÀ DI SERVIZI PER EDIFICI E PAESAGGIO” e alla divisione 82 “ATTIVITÀ DI SUPPORTO PER LE FUNZIONI D'UFFICIO E ALTRI SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE";

S - ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI, limitatamente ai gruppi 95.23, 95.24 e alla categoria 96.01.1-
In riferimento alla Sezione C “Attività manifatturiere” si precisa che in conformità ai divieti e alle limitazioni derivanti da disposizioni comunitarie, non sono ammissibili alle agevolazioni i programmi d'investimento riguardanti le attività economiche relative ai settori della siderurgia, della cantieristica navale, dell'industria carboniera e delle fibre sintetiche e al settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli compresi nell’allegato I del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.
Per trasformazione di un prodotto agricolo, come previsto degli “Orientamenti comunitari per gli aiuti di stato nel settore agricolo e forestale 2007‐2013”, si intende qualunque trattamento di un prodotto agricolo, di cui al citato allegato I, in esito al quale il prodotto ottenuto rimane comunque un prodotto agricolo compreso nel medesimo allegato.
I codici indicati in riferimento alla Sezione G, sono ritenuti ammissibili solo in abbinamento con altri codici, ossia per le attività commerciali che completano la filiera produttiva oggetto del Contratto di Investimento. In particolare, la presenza di imprese operanti nel settore commercio non può superare la maggioranza numerica del numero complessivo di imprese partecipanti al Contratto di Investimento.

Dotazione finanziaria
L’ammontare complessivo delle risorse destinate al finanziamento del presente Avviso è pari a euro 65.833.081,98, a valere sulle risorse rinvenienti dalla riduzione del cofinanziamento nazionale, per effetto della revisione del POR Calabria FESR 2007‐2013.

Interventi ammissibili
Gli interventi ammissibili, per ciascuna delle imprese facenti parte del Contratto di Investimento, devono riguardare una sola unità produttiva e non possono essere suddivisi in più domande di agevolazione. Per unità produttiva si intende una struttura produttiva, dotata di autonomia tecnica, organizzativa, gestionale e funzionale, eventualmente articolata su più immobili e/o impianti, anche fisicamente separati ma collegati funzionalmente. Nel caso in cui l’impresa produca nello stesso luogo beni e servizi insieme, devono poter essere individuate, ai fini delle valutazioni per la concessione delle agevolazioni, due distinte unità produttive.

I Piani di Sviluppo Aziendale devono riguardare una delle seguenti tipologie:

Realizzazione di nuove unità produttive;
Ampliamento di unità produttive esistenti;
Diversificazione della produzione di un’unità produttiva in nuovi prodotti/servizi aggiuntivi (prodotti mai fabbricati precedentemente);
Cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.
Laddove, il soggetto proponente opti per il regime di aiuto previsto di cui all’Art. 14 del Regolamento (UE) n. 651/2014 “Regolamento Generale di esenzione per categoria 2014/2020 – GBER”, nel caso di interventi di cui alle tipologie citate alle lettere c) e d) sopra riportate:
per quanto alla lettera c), i costi ammissibili devono superare almeno del 200% il valore contabile degli attivi che vengono riutilizzati, registrato nell'esercizio finanziario precedente l'avvio dei lavori;
per quanto alla lettera d), i costi ammissibili devono superare l'ammortamento degli attivi relativi all'attività da modernizzare durante i tre esercizi finanziari precedenti.

Spese ammissibili
Le spese ammissibili per la realizzazione dei Piani di Sviluppo Aziendale debbono riferirsi all’acquisto e alla realizzazione di immobilizzazioni come definite dagli articoli 2423 e seguenti del codice civile. Dette spese riguardano:
Progettazioni ingegneristiche riguardanti le strutture dei fabbricati e gli impianti, sia generali che specifici, direzione dei lavori, studi di fattibilità economico‐finanziaria e di valutazione di impatto ambientale, oneri per le concessioni edilizie, collaudi, spese di fidejussione;
Suolo aziendale e sue sistemazioni; le relative spese sono ammesse nel limite del 10% dell’investimento complessivo ammissibile del programma;
Opere murarie e assimilate e infrastrutture specifiche aziendali;
Macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all'attività gestionale dell'impresa, ed esclusi quelli relativi all'attività di rappresentanza; mezzi mobili, esclusi i mezzi di trasporto targati, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell'unità produttiva oggetto delle agevolazioni;
Programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa, brevetti, licenze, know‐how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l'attività svolta nell'unità produttiva interessata dal programma;
Spese per l’acquisizione di Servizi Reali che consentano la risoluzione di problematiche di tipo gestionale, tecnologico, organizzativo, commerciale, produttivo e finanziario. I servizi reali ammissibili, per come descritti nel Catalogo allegato al presente Avviso, sono relativi alle seguenti aree di attività: Strategia, general management e supporto alle funzioni aziendali; Marketing e vendite; Produzione e supply chain; Organizzazione e risorse umane; Finanza d’impresa; Innovazione tecnologica;
Con riferimento alle spese sopra indicate si applicano i seguenti limiti, divieti e condizioni:
in relazione alla lettera a), le spese sono ammesse nel limite del 5% dell’investimento complessivo ammissibile; le spese relative allo studio di fattibilità economico finanziaria non possono eccedere il 2% dell’investimento ammissibile, fino ad un massimo di 25.000 euro;
le spese relative all’acquisto del suolo aziendale, di cui alla lettera b) sono ammesse nel limiten del 10% dell’investimento complessivo ammissibile. Inoltre, ai sensi dell’art. 5 del DPR 196/2008, l’acquisizione del suolo di cui alla lettera b) è ammissibile a condizione che esista un nesso diretto fra l'acquisto del terreno e gli obiettivi del Piano di Sviluppo Aziendale; il valore di mercato del suolo sia attestato attraverso la presentazione di una perizia giurata di stima redatta da soggetti iscritti agli albi degli ingegneri, degli architetti, dei geometri, dei dottori agronomi, dei periti agrari, degli agrotecnici o dei periti industriali edili;
in relazione alle spese di cui alle lettere c) si precisa che:
l’acquisto di edifici già costruiti, ai sensi dell’art. 6 del DPR 196/2008, è ammissibile purché: siano direttamente connessi e utilizzati conformemente alle finalità del Piano di Sviluppo Aziendale/Interaziendale; sia presentata una perizia giurata di stima, redatta da soggetti iscritti agli albi degli ingegneri, degli architetti, dei geometri, dei dottori agronomi, dei periti agrari, degli agrotecnici o dei periti industriali edili che attesti il valore di mercato dell'immobile, nonché la conformità dello stesso alla normativa nazionale, oppure che espliciti i punti non conformi e sia prevista la loro regolarizzazione da parte del beneficiario; l'immobile non abbia fruito, nel corso dei dieci anni precedenti, di un finanziamento nazionale o comunitario; l’immobile sia utilizzato per la destinazione stabilita;
non è agevolabile un programma consistente solo nella realizzazione o nell’acquisto di immobili e/o altre opere murarie. Nel caso che il programma preveda l’acquisto di un immobile esistente comprensivo del relativo suolo, al fine di verificare il rispetto dei relativi predetti limiti previsti per il suolo aziendale e per le opere murarie, l’impresa deve produrre una perizia giurata attestante il valore del suolo stesso;
le spese per opere murarie ed assimilate sono ammissibili al 100% del totale delle stesse solo qualora si tratti di opere strettamente necessarie al ciclo produttivo;
la spesa relativa all’acquisto di un immobile esistente e già agevolato è ammissibile alle agevolazioni purché siano già trascorsi, alla data di presentazione della Domanda di Agevolazione, dieci anni dalla data di ultimazione del precedente programma agevolato; tale limitazione non ricorre nel caso in cui l’Amministrazione concedente abbia revocato e recuperato totalmente le agevolazioni medesime; a tal fine va acquisita una specifica dichiarazione del legale rappresentante dell’impresa richiedente le agevolazioni o di un suo procuratore speciale resa ai sensi e per gli effetti degli artt. 47 e 76 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000;
in relazione alle spese di cui alla lettera d), si precisa che per beni nuovi di fabbrica si intendono quelli mai utilizzati e fatturati direttamente dal costruttore (o dal suo rappresentante o rivenditore); qualora vi siano ulteriori giustificate fatturazioni intermedie, fermo restando che i beni non devono essere mai stati utilizzati, dette fatturazioni non devono presentare incrementi del costo del bene rispetto a quello fatturato dal produttore o suo rivenditore;
le spese di cui alla lettera c) possono comprendere anche quelle relative alla realizzazione, nell’ambito dell’unità produttiva, di asili nido aziendali;
le spese di cui alle lettere b) ed e), che per loro natura possono essere riferite all’attività dell’impresa nel suo complesso, sono ammesse alle agevolazioni limitatamente alla parte utilizzata per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal programma agevolato e nei limiti ritenuti congrui in relazione alle condizioni di mercato;
tra le spese relative ai programmi informatici, di cui alla lettera e) sono incluse quelle relative ai servizi per la realizzazione o la personalizzazione di applicazioni informatiche. Si precisa, altresì, che le spese relative al software di base, indispensabile al funzionamento di una macchina o di un impianto, non rientrano tra le suddette spese ma sono da considerare in uno con la spesa relativa alla macchina governata dal software medesimo;
in relazione alle spese di cui alla lettera f), le spese ammissibili corrispondono ai costi dei servizi di consulenza prestati da consulenti esterni. La natura di detti servizi non è continuativa o periodica e gli stessi non devono riferirsi agli ordinari costi di gestione dell'impresa connessi ad attività regolari quali la consulenza fiscale, la consulenza legale e la pubblicità. Nel caso di Piani di Sviluppo Aziendale, tali spese sono ammissibili solo fino al 20% dell’importo complessivo ammissibile.
Ai fini dell’ammissibilità delle spese per servizi, i fornitori devono aver maturato almeno 3 anni di attività nel settore di consulenza e il valore delle consulenze già prestate deve essere almeno pari a 3 volte il costo del servizio richiesto.
Il fornitore dei servizi dovrà realizzarli utilizzando la propria struttura organizzativa; ad esso non è pertanto consentito di esercitare forme di intermediazione dei servizi verso altre imprese di consulenza attraverso l’affidamento della realizzazione di tutto o di parte del lavoro del quale è stato incaricato.
Il Soggetto beneficiario ed i fornitori di servizi non devono avere alcun tipo di partecipazione reciproca a livello societario; non è altresì ammessa la fornitura di servizi, nella fase di realizzazione del programma, tra le imprese facenti parte il Contratto di investimento. Inoltre, non viene riconosciuta, ai fini della determinazione del contributo, la consulenza specialistica rilasciata da amministratori, soci e dipendenti del soggetto beneficiario del contributo nonché di eventuali partner, sia nazionali che esteri;
non sono ammesse le spese per mezzi di trasporto targati (ad eccezione dei mezzi all’interno dei quali si svolge una fase del ciclo di produzione), le spese notarili, quelle relative a scorte di materie prime e ausiliarie, macchinari, impianti e attrezzature usati, le spese di funzionamento in generale, ivi comprese quelle di pura sostituzione, e tutte le spese non capitalizzate;
non sono altresì ammissibili le spese relative a imposte e tasse, fatte eccezione per gli oneri doganali relativi ai beni ammissibili in quanto costi accessori dei beni stessi e, in quanto tali, capitalizzati;
non sono ammesse le spese relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria;
non sono, altresì, ammessi i titoli di spesa regolati per contanti, pena l’esclusione del relativo importo dalle agevolazioni.

Forma e intensità dell’aiuto
Regolamento  GBER,  con le seguenti agevolazioni : -Medie Imprese, sono concesse nella forma di un contributo in conto capitale nella misura massima del 35% -Piccole Imprese,  sono concesse nella forma di un contributo in conto capitale nella misura massima del 45%.
Regolamento (UE)  «de minimis», la spesa massima ammissibile è € 214.285 e le agevolazioni sono concesse nella forma di un contributo in conto capitale nella misura massima del 70% delle spese ammissibili, fino all’importo massimo di 150.000 per i Piano di Sviluppo Aziendale/Interaziendale.
L’ammontare minimo di mezzi apportati dall’impresa per la realizzazione di dette spese non deve essere inferiore al 25% degli investimenti ammissibili. A tal fine vengono considerati tutti i mezzi di copertura finanziaria esenti da qualunque aiuto pubblico. Il beneficiario dovrà comunque garantire la totale copertura della parte non agevolata del programma di investimenti. Per attestare la totale copertura finanziaria delle spese per investimenti, con esclusione di quelle previste dalla lett. f) Spese ammissibili sopra elencate, ciascun soggetto interessato può fare ricorso, congiuntamente o alternativamente:
al finanziamento bancario;
all’apporto di mezzi propri o ad altre fonti di copertura.
A tal fine, pena l’esclusione della Domanda di Agevolazione, entro la data di sottoscrizione dell’Atto di Adesione e Obbligo, il Soggetto Beneficiario dovrà produrre la seguente documentazione:
nel caso di ricorso al finanziamento bancario, copia della delibera bancaria di concessione del finanziamento redatta dalla Banca, dall’Intermediario Finanziario ex art.107 TUIB, secondo la modulistica che verrà resa disponibile dall’Amministrazione regionale;
nel caso di apporto di mezzi propri, una attestazione bancaria sul merito creditizio, utilizzando la modulistica che verrà messa a disposizione, e/o documentazione equipollente comprovante la disponibilità finanziaria, quali copie autentiche di attestati da saldi asserenti la disponibilità liquida (libretti bancari, postali, certificati di deposito, titoli di stato, ecc.), delibere societarie o documentazioni contabili relative al versamento del capitale proprio nella misura prevista, ecc.
Le agevolazioni per le spese relative ai servizi reali di cui alla lettera f) delle Spese ammissibili sopra elencate, ai sensi dell’art. 18 del Regolamento (UE) n. 651/2014 (GBER), non potranno superare il 50% del costo ammesso, fino ad un massimo di 200.000 euro per Piano di Sviluppo Interaziendale e 100.000 euro per Piano di Sviluppo Aziendale.

Saranno ritenuti ammissibili i Piani di Sviluppo Interaziendale/Aziendale che, a seguito della valutazione, avranno riportato un punteggio pari ad almeno 50 punti.

Il termine per  la presentazione delle istanze, già previsto nel succitato DD n. 9005 del 27 agosto 2015,  con successivo decreto dirigenziale n. 11506 del 26.10.2015 è stato prorogato al 14 dicembre 2015

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