Assunzioni agevolate 2023: esonero contributivo per i datori di lavoro fino a 8.000 euro

 La legge di bilancio 2022 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre scorso come legge 197-2022,  ripropone potenziandole  alcune misure   di sgravio contributivo già in vigore  per favorire  l'inserimento stabile nel mercato del lavoro  di soggetti svantaggiati.

Si tratta in particolare  dell'esonero contributivo  del 100% per  nuove assunzioni  nel 2023 di giovani, donne   e percettori del reddito di cittadinanza . 

Introdotto nel 2019 e rinnovato fino al 2022, il bonus assunzioni per i giovani under 36 viene prorogato anche per il 2023  dalla Legge di Bilancio 2023. L'esonero contributivo totale per le assunzioni di under 36 con contratto a tempo indeterminato - ma anche per le trasformazioni dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato - effettuate nel corso del 2023 è concesso, nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro annui, per un periodo massimo di 36 mesi. In caso di assunzione o stabilizzazione di giovani che non abbiano compiuto il 36° anno di età da parte di datori di lavoro privati che effettuino assunzioni in una sede o unità produttiva ubicata nelle regioni del Mezzogiorno (cioè Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna), l'esonero è riconosciuto per un periodo massimo di 48 mesi.

Confermati anche gli incentivi per le assunzioni di donne lavoratrici effettuate a decorrere dal 1º gennaio al 31 dicembre 2023. L'esonero è riconosciuto nella misura del 100% dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro per la durata di 12 mesi in caso di assunzioni con contratto a tempo determinato e di 18 mesi in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato di donne che si trovano in una delle seguenti condizioni:

  • donne con almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre 12 mesi;
  • donne di qualsiasi età, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell'ambito dei fondi strutturali dell'Unione europea, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
  • donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità di genere, con un tasso di disparità uomo-donna che superi di almeno il 25 per cento la disparità media uomo-donna, e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
  • donne di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi.

Anche per gli incentivi alle assunzioni di donne, il limite massimo di importo di 6.000 euro di cui alla manovra 2021 è elevato dalla nuova legge di bilancio a 8.000 euro.

Al fine di promuovere l‘inserimento stabile nel mercato del lavoro dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza viene riconfermato nel 2023, con qualche modifica, anche lo sgravio al 100% per i datori di lavoro che assumo percettori di reddito di cittadinanza. Lo sgravio contributivo spettante a chi assume i percettori di reddito di cittadinanza è valido anche per le trasformazioni di contratti a termine in contratti a tempo indeterminato, effettuate sempre nel corso del prossimo anno. L'esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, ad esclusione di premi e contributi dovuti all'INAIL, è concesso nel limite massimo di 8mila euro annui, ferma restando l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Inoltre, la manovra 2023 estende a tutto il 2023, per un periodo massimo di 24 mesi, l'esonero dal versamento del 100% dell'accredito contributivo presso l'assicurazione generale obbligatoria per l'IVS per i neo imprenditori agricoli con età inferiore a quarant'anni.

Da tenere presente che per tutto il 2023 è operativa anche la decontribuzione Sud al 30%, che è stata autorizzata dalla Commissione europea a inizio dicembre alla luce della proroga del Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato in risposta alla guerra in Ucraina.

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