mercoledì 9 ottobre 2019

Ti spieghiamo passo passo il finanziamento di cui tutti parlano "Resto al Sud" con #restoalsud

Che cos’è il Finanziamento Resto al Sud?
E’ l’incentivo che sostiene la nascita di nuove attività professionali avviate nelle regioni del Mezzogiorno.
Il Finanziamento Resto al Sud 2019 offre un’agevolazione fino a 200.000 euro per l’avvio di nuove attività professionali da parte di giovani professionisti fino a 45 anni.

Quali Regioni sono agevolate dal Bando Resto al Sud?
Puoi richiedere il finanziamento se hai meno di 46 anni d’età e sei residente in una di queste 8 Regioni:


  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania
  • Molise
  • Puglia
  • Sardegna
  • Sicilia

Se vuoi ottenere l’agevolazione non devi essere quindi titolare di alcuna attività di impresa.

Cosa succede se hai già un contratto di lavoro?

Se hai un rapporto di lavoro a tempo indeterminato in corso puoi presentare la domanda per richiedere Resto al Sud ma devi essere pronto ad abbandonare il tuo posto di lavoro nel caso in cui risultassi vincitore del finanziamento.

Quali attività sono finanziabili dal Bando?
Sono finanziabili le attività professionali come, ad esempio le attività di:


  1. farmacisti;
  2. infermieri professionali;
  3. medici;
  4. psicologi;
  5. agronomi;
  6. forestali;
  7. architetti;
  8. geometri;
  9. ingegneri;
  10. chimici;
  11. periti agrari;
  12. periti industriali;
  13. giornalisti.

Quali sono le attività escluse dal Bando Resto al Sud?

  • Agricoltura, Silvicoltura e Pesca;
  • Commercio all’ingrosso e al dettaglio;
  • Attività immobiliari;
  • Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria;
  • Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico.

Agevolazioni:
Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:

contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo
finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi
Apri da solo? Puoi richiedere fino ad un massimo di € 50.000.

Apri con dei soci? Puoi richiedere fino ad un massimo di € 200.000.

Esempio Pratico:

Attività in forma singola o in forma associata:


  1. n.1 Socio con meno di 46 anni: Massimo finanziamento agevolabile = 50.000 euro;
  2. n.2 Soci con meno di 46 anni: (2 X 50.000)= 100.000 euro;
  3. n.3 Soci con meno di 46 anni: (3 X 50.000)= 150.000 euro;
  4. n.4 Soci con meno di 46 anni: (4 X 50.000)= 200.000 euro.



Passo n. 1: Come si presenta la domanda di Resto al Sud?
Per richiedere il contributo messo a disposizione da Resto al Sud, bisogna compilare una serie di allegati e documenti relativi al tuo progetto imprenditoriale e caricarli sulla piattaforma informatica messa a disposizione da Invitalia.

Il tuo progetto deve contenere:


  • i tuoi dati ed eventualmente quelli dei tuoi soci
  • la descrizione dell’attività per la quale stai richiedendo l’agevolazione;
  • l’analisi del mercato di riferimento sia per quanto riguarda la domanda che l’offerta;
  • la tua strategia commerciale;
  • gli aspetti tecnici e produttivi del progetto;
  • gli aspetti organizzativi del progetto;
  • i dati economico-finanziari.

In pratica un Business Plan, se non sai come compilarlo ci siamo noi

Tutti gli schemi e la documentazione che caricherai sulla piattaforma dovranno essere firmati digitalmente dal legale rappresentante, o dalla persona fisica che presenta la domanda.
Ricordati che devi avviare l’attività successivamente all’esito positivo della domanda di agevolazione, quindi non dovrai aver sostenuto delle spese o avere già ricevuto delle fatture.

Quali sono le spese ammissibili?

  • arredamenti, macchinari, impianti ed attrezzature;
  • programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione, es: computer, software, hardware ecc…;
  • spese relative al capitale circolante inerente allo svolgimento dell’attività d’impresa fino al 20% del programma di spese;
  • spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti
  • utenze e canoni di locazione per immobili;
  • ristrutturazioni edili relative a interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria, fino al 30% del programma di spesa

Quali sono le spese NON ammissibili?

  • leasing e del leaseback, fatta eccezione dei canoni di leasing maturati entro il termine di ultimazione del progetto imprenditoriale cioè entro 24 mesi;
  • beni di proprietà di uno o più soci dell’impresa richiedente le agevolazioni e, nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado;
  • investimenti per la sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature;
  • commesse interne;
  • macchinari, impianti e attrezzature usati;
  • spese notarili, imposte, tasse;
  • acquisto di automezzi, fatta eccezione per quelli strettamente necessari al ciclo di produzione di cui al Programma di spesa o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;
  • di importo unitario inferiore a € 500,00;
  • relative alla progettazione, alle consulenze e all’erogazione di compensi ai dipendenti delle imprese individuali e delle società.

In cosa consiste l’agevolazione?
Ecco due casi pratici:
Agevolazione in caso di Attività esercitata in forma singola:

Per ogni socio con i requisiti, si possono ottenere 50.000 euro così suddivisi:

17.500 euro di contributo a fondo perduto (il 35% di 50.000) da non restituire;
i restanti 32.500 euro di prestito a tasso zero (il 65% di 50.000) da restituire in 7 anni.
Agevolazione in caso di Attività svolta in forma associata:

35.000 euro a fondo perduto (il 35% di 100.000),
65.000 euro prestito a tasso zero (il 65% di 100.000) da restituire in 7 anni.

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