Sarà un autunno "caldo" non solo per le temperature

................. ma anche per gli esborsi che ciascuna famiglia dovrà fare.....

Tipo quali?

Si attende un autunno difficile sul fronte di prezzi e tariffe: al rientro dalle ferie, per i consumatori italiani sono previsti esborsi economici importanti. Lo afferma il Codacons, che ha elaborato uno studio sulle spese che le famiglie italiane dovranno affrontare nelle prossime settimane, e sul rischio rincari per una serie di prodotti di largo consumo. Si tratta in sostanza di una stangata per ogni famiglia di quasi 1.500 euro, precisamente 1.482 euro, nel prossimo trimestre così ripartiti: per la scuola (corredo e libri) si spenderanno 890 euro, per le bollette 390 euro, per la Tari 150 euro, per gli alimentari 33 euro in più e per i trasporti 19 euro in più.

Rincari del 2% nel settore scolastico
Nel dettaglio, il mese di settembre si apre con le spese relative alla scuola: le famiglie dovranno infatti provvedere all'acquisto del corredo scolastico per i propri figli, i cui prezzi nel settore registrano un incremento medio del +2% rispetto al 2017, e dei libri di testo, per una spesa media complessiva pari a circa 890 euro a nucleo. Tra le altre spese fisse che hanno un impatto sulle tasche dei consumatori, spiega il Codacons, le bollette di luce, gas, acqua, telefonia, pay-tv, e altre utenze: in particolare le prossime fatture energetiche e dell'acqua risentiranno dei maggiori consumi durante il periodo estivo, determinando un esborso complessivo da circa 390 euro a nucleo.

In arrivo la seconda rata della Tari
Oltre a queste spese, c’è da saldare anche la seconda rata della Tari, per un importo medio a livello nazionale pari a 150 euro a famiglia. A tali spese fisse si aggiungono i rincari di prezzi e tariffe, che saranno particolarmente pesanti nel comparto alimentare e nei trasporti. Per quanto riguarda l'alimentazione, il Codacons stima nei prossimi tre mesi un maggiore esborso pari a +33 euro per la famiglia "tipo", con i prezzi destinati a salire anche a causa del taglio alle produzioni causato dalla siccità. Il settore dei trasporti, invece, risentirà delle quotazioni del petrolio che, secondo gli analisti, torneranno a salire nei mesi autunnali, comportando solo per costi diretti una maggiore spesa per +19 euro a nucleo.


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