Rottamare le cartelle Equitalia, Ponete attenzione alle finte mail

Mentre si avvicina la scadenza del 21 aprile entro la quale potranno essere "rottamate" le vecchie cartelle, pagando il dovuto senza interessi né multe, i criminali informatici continuano a speculare sull'ingenuità di alcuni contribuenti inviando loro false ingiunzioni a nome di Equitalia. È la stessa società di riscossione a lanciare l'allarme: continuano ad arrivare e-mail truffa contenenti presunti avvisi di pagamento e che invitano a scaricare file o a utilizzare link esterni.

Sul portale www.gruppoequitalia.it sono riportati, a titolo di esempio, alcuni dei domini utilizzati per l'invio delle false e-mail di cui Equitalia ha avuto conoscenza sulla base delle segnalazioni, anche informali, dei destinatari. Nella maggior parte dei casi si tratta di serie di numeri succedute da @gruppoequitalia.it o indirizzi che richiamano il nome di istituti di credito famosi, da info@unipol.it a info@venetobanca.it

Le ricorrenti campagne di phishing, cioè di tentativi di truffa informatica architettati per entrare illecitamente in possesso di informazioni riservate, sono state più volte segnalate a Equitalia dal Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche), l'unità specializzata della Polizia Postale e dal Cert-Pa (Computer emergency response team della Pubblica amministrazione). Equitalia ribadisce di essere "assolutamente estranea all'invio di questi messaggi e raccomanda, come già avvenuto in passato, di non tenere conto della e-mail ricevuta e di eliminarla senza scaricare alcun allegato".

Come funziona la rottamazione delle cartelle
Con la definizione agevolata è infatti possibile rottamare tutte le cartelle comprese le multe stradali. Chi aderisce deve pagare l'importo residuo del debito senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora.
Per le multe stradali, invece, non si devono pagare gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.

Delle 598.988 domande presentate (dato aggiornato al 23 marzo) il 49,6% dei contribuenti lo ha fatto utilizzando il portale di Equitalia, l'email o la posta elettronica certificata, mentre il 48,9% si è rivolto alla rete degli sportelli, e il residuo 1,5% ha preferito canali tradizionali quali, ad esempio raccomandata o posta ordinaria.

Le istanze inviate con email semplice sono state 83.718 (14%), quelle trasmesse con la posta elettronica certificata sono state 173.417 (28,9%), mentre dall'area riservata del portale sfiorano le 40mila (39.899, 6,7%) per un totale (web e mail) di 297.034, superiore al dato delle richieste di 'rottamazione' presentate (293.015) attraverso gli sportelli della società'.

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