Scontro treni, la Regione: ecco i documenti - home - La Gazzetta del Mezzogiorno
Scontro treni, la Regione: ecco i documenti - home - La Gazzetta del Mezzogiorno: Oggi la Procura ascolta l'assessore Giannini. Sopralluogo della commissione di inchiesta del Senato
L’inchiesta sull’incidente (che ha causato 23 morti e 50 feriti, dei quali 5 molto gravi) vede al momento sei indagati, tra cui tre ferrovieri e i vertici della Ferrotramviaria, con le ipotesi di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni colpose. Ma la Procura di Trani sta scavando sulle responsabilità di chi doveva vigilare sulla sicurezza della linea e sui ritardi nei lavori: il raddoppio della tratta Andria-Corato era finanziato fin dal 2012 ma sono stati necessari più di tre anni per ottenere l’approvazione del progetto da parte dei Comuni interessati. E per completare gli 11 km di binari (martedì saranno aperte le offerte presentate alla gara d’appalto) serviranno due anni di lavori.
Ieri, intanto, a fatto tappa a Barletta una delegazione della commissione di inchiesta del Senato sugli infortuni sul lavoro. La commissione, presieduta da Camilla Fabbri (Pd), prima di effettuare un sopralluogo di mezz’ora nella zona in cui è accaduto l’incidente ha ascoltato il procuratore aggiunto Francesco Giannella e la presidente di Ferrotramviaria, Gloria Pasquini (indagata), che non ha risposto alle domande dei commissari ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee. «L’inchiesta parlamentare - ha detto la senatrice Fabbri - proseguirà nelle prossime settimane con l’audizione di soggetti deputati a vigilare sulla sicurezza. L'idea che ci siamo fatti è che non si tratta solo di errore umano: emergono i temi della sicurezza, dello stress e della dotazione tecnologica. Il problema non ci pare il binario unico, che secondo gli esperti non legittima incidenti di questo tipo. Il problema può essere il fatto che la comunicazione venga fatta con consenso telefonico su una tratta a binario unico».
L’inchiesta sull’incidente (che ha causato 23 morti e 50 feriti, dei quali 5 molto gravi) vede al momento sei indagati, tra cui tre ferrovieri e i vertici della Ferrotramviaria, con le ipotesi di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni colpose. Ma la Procura di Trani sta scavando sulle responsabilità di chi doveva vigilare sulla sicurezza della linea e sui ritardi nei lavori: il raddoppio della tratta Andria-Corato era finanziato fin dal 2012 ma sono stati necessari più di tre anni per ottenere l’approvazione del progetto da parte dei Comuni interessati. E per completare gli 11 km di binari (martedì saranno aperte le offerte presentate alla gara d’appalto) serviranno due anni di lavori.
Ieri, intanto, a fatto tappa a Barletta una delegazione della commissione di inchiesta del Senato sugli infortuni sul lavoro. La commissione, presieduta da Camilla Fabbri (Pd), prima di effettuare un sopralluogo di mezz’ora nella zona in cui è accaduto l’incidente ha ascoltato il procuratore aggiunto Francesco Giannella e la presidente di Ferrotramviaria, Gloria Pasquini (indagata), che non ha risposto alle domande dei commissari ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee. «L’inchiesta parlamentare - ha detto la senatrice Fabbri - proseguirà nelle prossime settimane con l’audizione di soggetti deputati a vigilare sulla sicurezza. L'idea che ci siamo fatti è che non si tratta solo di errore umano: emergono i temi della sicurezza, dello stress e della dotazione tecnologica. Il problema non ci pare il binario unico, che secondo gli esperti non legittima incidenti di questo tipo. Il problema può essere il fatto che la comunicazione venga fatta con consenso telefonico su una tratta a binario unico».
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