lunedì 19 ottobre 2015

Chi vince e chi perde con la nuova manovra economica del governo

Gli italiani con case e negozi e i giovani sono favoriti. Pareggiano le aziende, penalizzati statali e pensionati

https://www.lastampa.it/2015/10/18/economia/chi-vince-e-chi-perde-con-la-nuova-manovra-economica-del-governo-OzjwHLMcxYJOCjPNWPI60L/pagina.html


Chi vince e chi perde nella spartizione dei 26,9 miliardi di euro della legge di stabilità? Sono più le “categorie” che “vincono”: proprietari di case, soprattutto quelli coi redditi più alti, commercianti, partite Iva, professionisti e agricoltori. Ma quelle che ottengono i minori benefici hanno comunque un peso sociale e politico rilevante: parliamo dei dipendenti pubblici ed dei pensionati, soprattutto quelli coi redditi più bassi, degli esodati e delle donne.

VINCONO
Proprietari di case
La cancellazione dell’Imu e della Tasi sulle prime case vale 3,7 miliardi di euro a beneficio di circa 17,9 milioni di famiglie che risparmieranno in media 180-200 euro. I benefici maggiori andranno a chi ha redditi più alti ed immobili di maggior pregio, con un risparmio in media di 2200 euro, con punte che arrivano ad oltre 6000 euro. Lo sconto sugli immobili di pregio (ville, castelli ecc) vale in 80 milioni di euro.

Commercianti
Tutta la legge di stabilità che Renzi ha presentato come un’operazione-fiducia dovrebbe in via generale aiutare a rilanciare i consumi interni. In più a questo si aggiunge l’aumento da 1000 a 3000 euro del tetto sull’utilizzo di contanti che, oltre a semplificare la vita ai cittadini, andrà a beneficio dei commercianti, soprattutto quelli che vendono beni più pregiati (moda, lusso, ecc) e del comparto turistico.

Famiglie, imprese e pensioni: cosa cambia con la manovra (di Paolo Baroni)

Agricoltori
In tutto il comparto agricolo riceve 800 milioni di euro. Si tratta, come ha spiegato il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, dell’intervento più importante da molti anni a favore del settore primario. Oltre alla cancellazione dell’Imu agricola (400 milioni) previsto un aumento della detrazione Iva, fondi a favore delle assicurazioni contro le calamità e incentivi all’acquisto di nuovi mezzi agricoli.

Partite Iva
A favore del mondo delle professioni arriva un “Jobs act”, che introduce nuovi diritti di tipo contrattuale e nel welfare. É prevista una revisione del regime fiscale di vantaggio. La soglia dei ricavi sale di 15mila euro (e arriva a 30mila) per i professionisti e di 10mila per altre categorie. Sotto ai 30mila euro di reddito pure pensionati e lavoratori dipendenti che svolgono attività autonoma possono accedere a questa agevolazione.

Giovani
Viene confermato, anche se ridotto al 40% il bonus delle assunzioni, ma la vera novità prevista dalla legge di Stabilità sono lo sblocco delle assunzioni di giovani da avviare alla carriere diplomatica e prefettizia e le 1000 assunzioni di giovani ricercatori U(con fondi da 45 milioni nel 2016, 60 milioni nel 2017 e 80 milioni nel 2018). Sono previste seimila borse di studio ogni anno per gli specializzandi in medicina.

Famiglie povere
Con uno stanziamento che nel 2016 sarà di 600 milioni di euro, che sale a un miliardo dal 2017, il governo vara per la prima volta un piano strutturale di contrasto della povertà. Si punta in via prioritaria ad assistere circa 1 milione di minori (600mila famiglie), anche attraverso con un piano contro la povertà scolastica finanziato dalle fondazioni bancarie con 100 milioni all’anno.

PAREGGIANO
Imprese
Le aziende, soprattutto quelle più grandi, beneficeranno dei super ammortamenti al 140% per i nuovi beni strumentali. In più il governo ha stanziato incentivi per promuovere gli accordi aziendali legati alla produttività e quelli sul welfare aziendale. Queste misure valgono 600 milioni. Resta in sospeso l’intervento più atteso: l’anticipo al 2016 del taglio dell’Ires. In compenso però sparisce la tassa sugli imbullonati.

Ceto medio
I redditi medi, dopo aver avuto quest’anno il bonus da 80 euro, nel 2016 non ricevono nessun contributo diretto. Ma beneficiano sia del taglio delle tasse sulla casa (imposte Imu e Tasi) sia del blocco degli aumenti dell’Iva e delle accise. Il governo tornerà ad occuparsi di loro in maniera “importante” solo nel 2018 quando è prevista la revisione di tutte le aliquote Irpef.

Sindaci e presidenti di Regione
Se il governo rispetta gli impegni presi, rimborsando «paro paro» come ha detto Renzi il mancato introito di Tasi e Imu, i sindaci non avranno problemi di bilancio. Né sono previsti tagli alle spese, per non mettere a rischio gli investimenti. Nessun taglio per le città metropolitane mentre continuano quelli alle Province, salvaguardano solo funzioni come viabilità e scuole. Le Regioni scontano i 2 miliardi tolti alla spesa sanitaria.

PERDONO
Dipendenti pubblici
Per il rinnovo dei contratti pubblici il governo stanzia meno dei 300 milioni annunciati alla vigilia del varo della legge di stabilità, si scende a 200. A conti fatti, denunciano i sindacati sono 5 euro in più al mese a testa: un’elemosina. E perciò minacciano scioperi. In vista una stretta sui manager pubblici (a cominciare da chi ha stipendi sopra i limiti fissati) e sui dirigenti, col taglio del 10% degli uffici alle dipendenze dei ministri.

Pensionati
Devono fare a meno della flessibilità in uscita rinviata (forse) al prossimo anno. E resta in forse l’aumento della no tax area. Ma i provvedimenti annunciati risolvono solo in parte i problemi: vengono salvaguardati 32-33 mila esodati (su un totale stimato in 50mila), viene prorogata l’Opzione donna (per lasciare in anticipo compiuti i 57 anni) ma dal 2016 per le lavoratrici c’è un maxiscalone che le obbliga a lavorare due anni in più.

Evasori del canone Rai
Con l’operazione del canone Rai in bolletta (che dal 2016 scende da 113,5 a 100 euro e poi a 95 euri) chi non paga l’abbonamento alla tv dall’anno prossimo rischia grosso. Il meccanismo è tutt’altro che semplice da mettere a punto (il decreto attuativo arriverà dopo 45 giorni dall’approvazione della legge) e servirà ancora tempo per conoscere i dettagli ma gli inadempienti rischiano una multa salatissima: 500 euro.

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