Oggi fa il suo debutto la FATTURA ELETTRONICA ALLA P.A. : Quanto ne sai?

Oggi, 31 Marzo 2015, è ufficialmente partita la rivoluzione fiscale sia negli uffici della pubblica amministrazione, ma, soprattutto, di tutti quegli operatori, anche privati, che svolgono prestazioni o cedono beni a enti pubblici.

E' diventata obbligatoria in maniera definitiva ed esclusiva la fattura di tipo digitale da emanare a tutti gli enti di proprietà pubblica – centrale o locale – per tutti coloro che lavorano con la PA.
E’ una mole di 50 milioni di documenti l’anno quella che, da oggi invaderà le caselle di posta elettronica e gli archivi digitali di tutte le amministrazioni d’Italia, coinvolte in un vero e proprio cambio di epoca.
A dettare il ritmo di questo passaggio, i punti dell’agenda digitale che hanno scandito l’avvicinamento a una data a suo modo storica per la gestione dei conti pubblici e la trasparenza negli uffici.
Saranno non meno di 35mila infatti gli enti coinvolti nel processo di adeguamento alla fattura elettronica, tra Comuni, Regioni, Province, ministeri, società controllate, Asl, enti di assistenza e via dicendo.

Facile, dunque, che il numero degli operatori coinvolti in questo processo cresca in maniera esponenziale: la prima stima, infatti, parla di ben 2 milioni – ma si tratta di un conteggio prudenziale – di attività, partite Iva e attori commerciali che avranno a che fare con il rinnovamento degli strumenti contabili nella PA.

Fulcro di tutto il procedimento di invio e somministrazione delle fatture elettroniche nei confronti della pubblica amministrazione, sarà il Sistema d’interscambio, potenziato, ha precisato il direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi, per sostenere l’enorme flusso di dati e file che saranno immessi nelle autostrade telematiche a partire da domani. Attraverso questo “casello” digitale, infatti, viene tenuto in considerazione l’assolvimento dell’Iva nei confronti dell’ente pubblico destinatario della prestazione, che fa il paio con le recenti innovazioni in materia di split payment che hanno attraversato il rapporto della PA con prestatori d’opera e fornitori.


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