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Visualizzazione dei post da ottobre, 2014

Legge stabilità Settore Casa: ecco tutte le detrazioni per il 2015 valevoli per ristrutturazioni e acquisto mobili

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Il disegno di legge di stabilità per il 2015, approvato mercoledì scorso dal Governo, prevede la proroga a tutto il prossimo anno della detrazione Irpef del 50% sulle ristrutturazioni edilizie, sui mobili e sui grandi elettrodomestici e di quella Irpef e Ires del 65% sui lavori per il risparmio energetico qualificato. Non è stata modificata, invece, la detrazione Irpef ed Ires del 65% sugli interventi antisismici “qualificati”, che quindi sarà ridotta al 50% per i pagamenti del 2015. Infine, per i lavori verdi sulle parti comuni condominiali, il bonus del 65% è stato prorogato dal 30 giugno 2015 al 31 dicembre 2015, eliminandolo definitivamente dal 2016. A seguito di queste proroghe, non è necessario modificare i riferimenti normativi da indicare nei bonifici. Quindi, per il risparmio energetico qualificato (compresi gli interventi verdi nei condomini) la norma agevolativa da indicare è sempre l’articolo 1, commi da 344 a 347 della Legge 296/2006, mentre per le ristrutturazioni

Ristrutturazione edilizia e bonus mobili 2015: detrazioni fiscali e novità

All'interno della Legge di stabilità 2015 sono state confermate le detrazioni fiscali al 50% e al 65% per i bonus ristrutturazione casa e al 50% per il bonus mobili per tutto il 2015. Si tratta di una decisione attesissima che sventa il rischio di vedere le detrazioni fiscali al 65% ridotte al 50% e quelle sulle ristrutturazioni e il recupero edilizio calare di 10 punti. Inoltre restano in piedi le detrazioni fiscali Irpef al 50% del 2014 su mobili ed elettrodomestici, con bonus che resterà come sempre correlato a quello sulle ristrutturazioni edilizia, in assenza del quale non potrà essere richiesto. L'ottima notizie giunta con la presentazione della Legge di stabilità non si accompagna tuttavia alla sperata riduzione dell'Iva al 4 per cento per il bonus su ristrutturazioni e risparmio energetico: la Ragioneria di stato ha infatti di recente bocciato la proposta: l'idea di portare l'Iva al 4 con contestuale innalzamento della stessa al 10 per le nuove costruzioni